mercoledì 11 gennaio 2017

Il tempo a disposizione era poco - Gurdjieff

Tra gli scopi di tutti i grandi capi, messia, messaggeri degli dei, e cosi via, ce n'era uno fondamentale e primario: trovare i mezzi perché le due parti dell'uomo, e quindi della terra, potessero convivere in pace e in armonia. Disse che il tempo a disposizione era pochissimo - era necessario raggiungere quest'armonia al più presto per evitare il disastro totale. Filosofie, religioni e altri movimenti simili avevano tutti fallito nel tentativo di raggiungere questo fine, e l'unica via possibile passava ora attraverso lo sviluppo individuale dell'uomo. Se un individuo avesse sviluppato le proprie potenzialità latenti, sarebbe diventato forte e avrebbe, a sua volta, influenzato molti altri individui Se un numero sufficiente di individui fossero riusciti a sviluppare se stessi - anche in modo parziale - e a diventare uomini veri, capaci di utilizzare le potenzialità reali proprie del genere umano, ciascuno di essi sarebbe riuscito a convincere altri cento uomini i quali, a loro volta, acquisendo il medesimo sviluppo, sarebbero stati in grado di influenzarne altri cento, e così via.

Aggiunse, tristemente, che non stava affatto scherzando quando sosteneva che il tempo a disposizione era poco. Per di più, la storia ci aveva già dimostrato che strumenti quali la politica, la religione e ogni altro movimento organizzato che trattasse l'umanità « come massa » e non come insieme di esseri individuali, avevano fallito.
Ci sarebbero stati altri fallimenti: la crescita originale, singolare di ciascun individuo nel mondo era l'unica soluzione possibile.


Fritz Peters, La mia fanciullezza con Gurdjieff, pag 181

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