lunedì 16 gennaio 2017

Ti sono entrato nel sangue - Gurdjieff

"Stasera non volevi venire da me", disse, "così, io, che sono un uomo molto impegnato, ho dovuto trovare il tempo per mandarti a chiamare. Questo perchè adesso hai un conflitto tra il vero sé e la personalità. Non hai appreso il mio insegnamento nelle discussioni e dal libro, l'hai appreso sulla pelle e non puoi sfuggire. Queste persone - è indicò gli altri membri del gruppo - devono sforzarsi, partecipare agli incontri, leggere il libro. Anche se tu non vai mai alle riunioni, non leggi il libro, non puoi comunque dimenticare ciò che ti ho trasmesso quand'eri bambino. Questi altri, se non vanno agli incontri, si dimenticheranno persino dell'esistenza del signor Gurdjieff. Ma non tu. Ti sono entrato nel sangue. Ti ho reso la vita insopportabile per sempre, ma questo tormento può essere una cosa molto positiva per la tua anima, perciò anche quando ti sentirai infelice dovrai ringraziare il tuo Dio per la sofferenza che ti ho procurato".


Fritz Peters, I miei anni con Gurdjieff, pp 30-31

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