mercoledì 26 settembre 2018

Memoria e cervello - Vadim Zeland

[..] Anche la memoria è direttamente collegata allo spazio delle varianti. È stato dimostrato che il cervello non è fisicamente in grado di abbracciare tutte le informazioni accumulate durante tutta una vita. Come possono, allora, le persone ricordare dettagli diversi?

Il punto è che il nostro cervello non memorizza le informazioni stesse. Immagazzina invece una sorta d'indirizzi di accesso ai dati dallo spazio delle varianti. Le persone non ricordano niente dalle loro vite passate, perché quando il corpo muore, tutti gli indirizzi sono cancellati. Tuttavia, in determinate circostanze, questi indirizzi possono essere ripristinati.

La mente non è in grado di creare qualcosa di assolutamente nuovo. L'unica cosa di cui è capace è mettere insieme una nuova versione della casa utilizzando vecchi cubi. Tutti i progressi scientifici e le opere d'arte sono ricevuti dalla mente dallo spazio delle varianti, con l'aiuto dell'anima. Anche la chiaroveggenza come pure la percezione intuitiva provengono da lì.

"Le scoperte scientifiche", scrisse Einstein, "non sono fatte logicamente. Esse acquisiscono una forma logica solo più tardi, quando vengono descritte. Una scoperta, anche la più piccola, è sempre un insight (intuizione illuminante). Il risultato viene da fuori e in modo così inaspettato che sembra che qualcuno ti abbia aiutato a trovare la risposta. "

Vadim Zeland

https://www.scienzaeconoscenza.it/blog/scienza_e_fisica_quantistica/mondo-reality-transurfing-vadim-zeland

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