«Che cosa accadrà all'uomo che fugge per il terrore?»
- "Non gli accadrà nulla, tranne che non imparerà mai. Non diventerà mai un uomo di conoscenza. Sarà forse un uomo borioso, o innocuo, o spaventato; in ogni caso, sarà un uomo sconfitto. Il suo primo nemico avrà messo fine ai suoi desideri».
- "E che cosa può fare per vincere la paura?".
- "La risposta è semplicissima. Non deve fuggire. Deve sfidare la sua paura, e a dispetto di essa deve compiere il passo successivo nell'imparare, e il successivo e ancora il successivo. La sua paura deve essere completa, e tuttavia non si deve fermare. Questa è la regola! E verrà il momento in cui il suo primo nemico volgerà in ritirata. L'uomo comincia a sentirsi sicuro di sé. Il suo intento diviene più forte. Imparare non è più un compito terrificante.
Quando arriva questo lieto momento l'uomo può dire senza esitazione di aver sconfitto il suo primo nemico naturale".
- «Ciò avviene tutto in una volta, don Juan, oppure a poco a poco? ».
- «Avviene a poco a poco, e tuttavia la paura è vinta improvvisamente e rapidamente ».
- « Ma l'uomo non avrà ancora paura se gli succederà qualcosa di nuovo?».
- «No. Una volta che un uomo ha vinto
la paura, ne è libero per tutto il resto della sua vita perché, invece
della paura, ha acquistato la lucidità: una lucidità mentale che
cancella la paura. A questo punto l'uomo conosce i suoi desideri; sa
come soddisfare tali desideri. Può anticipare i nuovi passi
dell'imparare, e una limpida lucidità circonda ogni cosa. L'uomo sente
che nulla è nascosto.
«E COSÌ HA INCONTRATO IL SUO SECONDO NEMICO: LA LUCIDITÀ!
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- «Ma allora è possibile, don Juan, che un uomo possa abbandonarsi per anni alla paura, ma alla fine vincerla?».
- “No. Questo non è vero. Se cede alla
paura non la vincerà mai, perché avrà paura di imparare e non tenterà
più. Ma se cerca per anni di imparare, pur in mezzo alla sua paura, alla
fine la vincerà perché non si è mai veramente abbandonato a essa”.
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