giovedì 3 maggio 2018

BHAGAVAD GITA

Per la protezione dei buoni, per la distruzione dei malvagi, per dare
stabile fondamento al regno della giustizia, Io vengo nell’esistere di era
in era.
Colui che conosce nella loro autentica essenza la Mia divina nascita e il
Mio operare, non avrà altra nascita, ma a Me egli verrà, o Arjuna.
BHAGAVAD GITA IV: 8, 9

Colui che Mi vede in tutto e che vede il tutto in Me, più non può perderMi o essere da Me perduto.
Lo yogi che, fermamente stabilito nell'unità, Mi adora con amore - Me che sono presente in tutti gli esseri -, vive e agisce in Me, in qualsiasi modo egli viva e agisca.
Colui che, prendendo il Sé come punto di paragone, vede tutte le cose con equanimità, si tratti del piacere o del dolore, è considerato, o Arjuna, lo yogi supremo.
BHAGAVAD GITA VI: 30-32

La terra, l’acqua, il fuoco, l’aria, l’etere, la mente sensoriale (manas),
la capacità discriminante (buddhi), il senso di sé (ahamkara), tutto
questo costituisce la Mia natura (prakrtih) in otto forme divisa.
Questa è la Mia realtà inferiore relativa a questo mondo. Conosci però
l’altra Mia superiore natura, che consiste nella vita, o eroe dal forte
braccio, da cui il cosmo è sostenuto.
Sappi che queste sono la fonte di tutti gli esseri. Io sono l’origine del
mondo intero e ne sono nel contempo la dissoluzione.
BHAGAVAD GITA VII: 4-6
Superiore a Me non c’è cosa alcuna, o possessore della ricchezza, tutto
questo mondo è intessuto su di Me, come perle in un filo.
Io sono nelle acque il sapore, o figlio di Kunti, nella luna e nel sole Io
sono la luce, sono la sillaba sacra AUM in tutti i Veda, sono il suono
nell’etere e negli uomini la virilità.
BHAGAVAD GITA VII: 7, 8

Io sono il Padre di questo mondo, la Madre, colui che lo sostiene e il suo
supremo signore; sono l’oggetto del conoscere, il mezzo della
purificazione, la sillaba aum, e ugualmente il Rig, Sama e Yajur-Veda.
Io sono la meta, il sostegno, il signore, il testimone, la dimora, il rifugio,
l’amico, io sono il principio dell’essere e della dissoluzione, la base, il
punto di quiete ed il seme che non può perire.
BHAGAVAD GITA IX: 17, 18






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