lunedì 8 maggio 2017

Sulle sette - Gurdjieff

«Devo dirti, figliolo, che gli esseri di quel pianeta hanno da molto tempo una particolarità propria soltanto a loro: appena sorge qualche nuova havatviernone o religione, immediatamente i suoi adepti si dividono in diversi partiti, e ciascun partito costituisce ben presto una propria "setta".
L'aspetto più strano di questa particolarità è che gli esseri appartenenti a una setta non danno mai a se stessi il nome di "settari", perché questo nome sembra loro offensivo: sono chiamati "settari" solo da coloro che non appartengono alla loro setta.
Gli adepti di una setta qualsiasi sono visti dagli altri come dei settari soltanto finché non hanno a disposizione "cannoni" o "navi"; ma appena ne possiedono in quantità sufficiente, la loro singolare dottrina settaria diventa di colpo la religione dominante.


G. I. Gurdjieff - I racconti di Belzebù a suo nipote, p 208

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