lunedì 2 luglio 2018

Mangiare carne o no? Motivo della quaresima - Gurdjieff

* Da Racconti di Belzebuth a suo nipote di G. I. Gurdjieff *

La famosa disputa tra il grande Khertunano e Veghendiadi era sorta in queste circostanze.
Il filosofo Veghendiadi, a quanto sembra, aveva passato due intere giornate a sostenere e a dimostrare l'assoluta necessità di rendere noto a tutti i seguaci dell'insegnamento di Gesù Cristo che uccidere gli animali per mangiarne la carne è un peccato gravissimo, tanto più che nutrirsi di carne è molto nocivo alla salute, e così via.
Dopo il filosofo Veghendiadi, parecchi altri rappresentanti erano saliti sul podio e si erano pronunciati pro o contro le sue affermazioni.
Infine, diceva il manoscritto, aveva preso la parola il grande Khertunano che, salito sul podio con passo lento e dignitoso, si era espresso nel suo tipico modo chiaro e pacato.
In base al testo del manoscritto egli aveva parlato così:
`Concordo in pieno con le prove riportate e gli argomenti sostenuti dal nostro fratello in Cristo, il filosofo Veghendiadi. Da parte mia voglio semplicemente aggiungere al suo discorso che stroncare altre vite al solo fine di riempirsi la pancia è una mostruosa infamia di cui nessuna creatura, salvo l'uomo, è capace di macchiarsi. Se non avessi studiato anch'io per molti anni la questione raggiungendo conclusioni totalmente diverse, dopo tutto ciò che ha detto qui il nostro fratello in Cristo Veghendiadi non esiterei un istante a spingere e a sollecitare ciascuno di voi ad affrettare il ritorno alle vostre dimore, senza por tempo in mezzo e senza nemmeno voltarvi indietro, e a gridare nelle pubbliche piazze:
"Basta, uomini, basta! Smettete di mangiare carne! La vostra abitudine non solo è contraria a tutti i comandamenti di Dio, ma è persino all'origine di tutte le vostre malattie".
Invece, come vedete, non lo faccio. E non lo faccio per il semplice motivo che le mie lunghe e perseveranti ricerche su questi argomenti mi hanno condotto, come ho detto poc'anzi, a conclusioni totalmente diverse.
Per ora mi limiterò a dirvi questo: sulla Terra non succederà mai che tutti professino la stessa religione, e quindi oltre alla nostra religione cristiana ne esisteranno sempre delle altre. E non è possibile avere alcuna certezza che i seguaci delle altre religioni si astengano dal mangiar carne.
Orbene, se non possiamo avere alcuna certezza che prima o poi tutti gli uomini della Terra si asterranno dal consumo di carne, dobbiamo prendere misure pratiche ben diverse perché, secondo i risultati delle mie indagini sperimentali, se una parte dell'umanità mangia carne e l'altra no, la parte che non la consuma subirà il peggiore dei mali. E precisamente, a quanto hanno dimostrato le mie accurate ricerche, in coloro che, pur vivendo tra quelli che mangiano carne, se ne astengono, si arresta la formazione di ciò che chiamiamo "forza di volontà".
Dai miei esperimenti ho anche avuto le prove che la salute fisica di chi non mangia carne migliora, ma che, nel trovarsi a contatto con chi ne consuma, chi se ne astiene subisce fatalmente un peggioramento del proprio stato psichico, anche se lo stato dell'organismo tende a migliorare.
Perciò, chi non mangia carne può ricavarne gran giovamento solo se vive sempre totalmente isolato da quelli che la consumano.
Per quanto riguarda invece i consumatori abituali di carne o dei prodotti contenenti la sostanza chiamata "eknokh",(materiali di rifiuto degli organismi viventi = tossine) anche se in apparenza lo stato del loro organismo non subisce variazioni, il loro psichismo – e specialmente il tratto psichico principale talvolta chiamato genericamente "carattere" – subisce man mano un peggioramento nelle sue qualità positive e morali fino a diventare totalmente irriconoscibile.
E doveroso da parte mia riconoscere che tutte queste deduzioni sono il frutto di esperimenti realizzati per molti anni grazie all'aiuto di due buoni filantropi, e cioè grazie al facoltoso allevatore di greggi Allah-Ek-Linokha e al suo denaro, e grazie al sapiente da tutti noi onorato El-Kuna-Nassa e al mirabile apparecchio "arostodossokh" di sua invenzione Quest'apparecchio davvero straordinario mi ha permesso di registrare ogni giorno per molti anni lo stato generale dell'organismo di migliaia di persone che vivevano sotto controllo sperimentale a spese del bravo allevatore Allah-Ek-Linokha.
Possa il nostro Creatore moltiplicare le sue greggi!
Insomma, le mie ricerche sperimentali hanno chiaramente provato che se gli uomini continuano a mangiar carne dovranno sopportarne gravi conseguenze, e che d'altra parte se solo alcuni se ne astengono, non ne verrà parimenti alcun bene. Perciò mi sono interamente dedicato a riflettere su questo problema: è possibile, malgrado tutto, fare qualcosa per il benessere della maggioranza degli uomini?
Per cominciare ho raggiunto due certezze per me indiscutibili:
in primo luogo, che gli uomini abituati da tanti secoli a nutrirsi di carne non riusciranno mai, data la loro debole volontà, a rinunciarvi da soli per liberarsi di questa tendenza criminale; in secondo luogo, che gli uomini, anche ammesso che decidano di non mangiar carne e rispettino tale decisione sino al punto di perderne l'abitudine, non saranno mai in grado di astenersene per un tempo sufficiente a provare nei suoi confronti una ripugnanza durevole. E non ne saranno in grado perché sulla Terra non succederà mai che tutti gli uomini abbiano la stessa religione o costituiscano un solo governo: condizioni senza le quali non può darsi alcuna influenza – persuasiva, autoritaria o penale – che sia vincolante per tutti, vale a dire capace di far osservare in permanenza una risoluzione già presa a uomini che hanno la proprietà di essere suggestionati dai comportamenti altrui, mossi dall'invidia o influenzati magneticamente.
Malgrado questi due fatti a mio avviso incontrovertibili, ho perseverato, tenendoli come punto fermo, nei miei tentativi di trovare qualche via d'uscita dall'infelice situazione che si è venuta a creare fra gli uomini.
E le mie ulteriori indagini su larga scala sono state possibili, ancora una volta, grazie al sostegno dell'inesauribile ricchezza dell'allevatore di greggi Allah-Ek-Linokha e alle prestazioni del mirabile apparecchio inventato dal saggio El-Kuna-Nassa.
Queste ulteriori indagini mi hanno dimostrato che la sostanza "eknokh", (materiali di rifiuto degli organismi viventi = tossine) introdotta regolarmente nell'organismo, deteriora senz'altro lo psichismo umano, e che tuttavia il suo effetto è particolarmente nocivo in determinati periodi dell'anno.
Orbene, miei fratelli in Cristo, appoggiandomi su ciò che vi ho detto, e specialmente sulle osservazioni sperimentali che ho fatto ogni giorno su numerose persone per un intero anno e dalle quali ho dedotto che l'intensità dell'effetto nocivo della sostanza eknokh diminuisce in certi periodi dell'anno, posso esprimere fondatamente la mia personale opinione secondo cui, se riusciamo a diffondere e a confermare tra i seguaci dell'insegnamento di Gesù Cristo l'usanza di non mangiare, almeno in certi periodi dell'anno,cioè nel periodo di Quaresima e più precisamente in Primavera, quando il FEGATO SI PURIFICA ed espelle elementi nocivi in tutti gli esseri viventi, i prodotti alla cui formazione partecipa in maniera preponderante la sostanza eknokh, forse la nostra esortazione sarà seguita e potrà portare agli uomini un reale beneficio.
Le mie pazienti ricerche alchemiche mi hanno dimostrato che la sostanza eknokh prende parte alla formazione dell'organismo di ogni forma di vita, nessuna esclusa, esistente sia sulla superficie terrestre che all'interno delle sue varie sfere, ad esempio nelle viscere della Terra, nell'acqua, nell'atmosfera.
Questa sostanza è anche presente in tutto ciò che contribuisce alla formazione di un organismo, per esempio nel liquido amniotico della femmina gravida di ogni specie vivente, o in prodotti come il latte, le uova, il caviale, eccetera'.
Le idee esposte dal grande Khertunano avevano talmente colpito e sconvolto tutti i membri del concilio di Kelnuan che l'oratore, impossibilitato a proseguire il discorso per il tumulto generale, si era visto costretto a sospenderlo e a scendere dal podio.
Il manoscritto precisava inoltre che al termine di quella giornata i membri del Concilio di Kelnuan avevano deciso all'unanimità di fissare, con l'aiuto del grande Khertunano, i periodi dell'anno in cui la sostanza eknokh è più nociva all'organismo umano, e di esortare ovunque i seguaci di Gesù Cristo a osservare il digiuno in quei giorni, vale a dire di astenersi in determinati periodi dell'anno dal consumo dei prodotti contenenti la sostanza eknokh, per loro oltremodo nociva.
Così terminava il manoscritto giudeo-esseno.
Come lei vede, i promotori di quest'usanza si ripromettevano di ottenere che i seguaci della religione cristiana si astenessero nei periodi prescritti dal consumo dei prodotti contenenti una sostanza molto dannosa sia per la loro salute che, ancor più, per il loro psichismo.
Ma quei poveri cristiani ortodossi russi, anche se si dichiarano fedeli seguaci di quella grande religione e nei giorni stabiliti osservano il digiuno, mangiano la carne di pesce, cioè proprio la carne di un organismo che, secondo gli studi del grande Khertunano, contiene la sostanza nociva eknokh da cui quella saggia e salutare usanza doveva per l'appunto proteggerli".
In questo modo, figliolo, era terminata la mia conversazione con quel simpatico e giovane persiano.


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