All’udire queste cose, provavo compassione per lui e pensavo tra me: «Dicono che solo le persone istruite e intelligenti diventino liberi pensatori e non credano in niente. E invece, guarda che idee da miscredenti si fanno venire in mente anche i semplici contadini, nostri fratelli! È evidente che il mondo delle tenebre può aver accesso a tutti, e anzi sulla gente semplice forse fa presa anche più facilmente. Occorre, per quanto possibile, divenire saggi e fortificarsi con la Parola divina contro il Nemico dell’anima!». E così, cercando di aiutare secondo le mie forze questo fratello e sostenerlo nella fede, estrassi dalla bisaccia la Filocalia, cercai il capitolo 109 del beato Esichio, glielo lessi e cominciai a spiegargli che astenersi dal peccato soltanto per timore dei tormenti è cosa vana e infruttuosa; l’anima, infatti, può liberarsi dai peccati commessi per molti anni solo attraverso la sorveglianza della mente e la purezza del cuore. E aggiunsi:
— Tutto questo si ottiene con la preghiera interiore, e non solo per timore dei tormenti infernali. E se qualcuno compie opere salvifiche solo per desiderio del Regno dei cieli, persino questo i santi Padri considerano opera da mercenario. Essi dicono che il timore dei tormenti è la via dello schiavo, mentre il desiderio di una ricompensa nel Regno è la via del mercenario. Dio vuole invece che noi andiamo a lui come figli, cioè per amore e riconoscenza; Dio vuole che ci comportiamo onestamente e ci dilettiamo dell’unione salvifica con lui nell'anima e nel cuore. Per quanto tu voglia mortificarti, per quanto grandi siano le fatiche e le privazioni alle quali ti sottometti, se non avrai sempre Dio nella mente e l’incessante Preghiera di Gesù nel cuore, non sarai mai libero da questi pensieri maligni e il peccato ti insidierà in ogni circostanza. Poniti subito, fratello, a recitare incessantemente la Preghiera di Gesù. Ti sarà facile in questa solitudine e ne avrai presto giovamento: non sarai più assalito da pensieri empi, ti si riveleranno la fede e l’amore per Gesù Cristo, saprai come risorgeranno i morti e il Giudizio universale ti apparirà nella sua vera natura. E sentirai nel cuore una tale gioia e benessere dalla preghiera che adesso non puoi neppure immaginare, e nella tua vita tutta protesa alla salvezza non conoscerai più noia né turbamento.
Racconti di un pellegrino russo, pp 130-131
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