Madame Dubeau: Il mio modo di ragionare a volte mi fa pensare che tutto questo sia un sogno. Quando non ho il desiderio di lavorare, mi dico fra me e me che tutto questo non è vero.
Gurdjieff: Ha in sé diverse cagne. Come “Monsieur Gurdjieff” non posso aiutarla. Potrei come dottore. Però non ho il diritto di esercitare in Francia. Seguo solo pazienti inglesi e americani.
Madame Dubeau: Allora posso anche arrendermi.
Gurdjieff: Deve superare questa crisi. Ora, se ha riconosciuto la sua nullità, può prendere una vera decisione per cambiare qualcosa. Se avessi una pillola per calmarla, non gliela darei. Deve ringraziare la natura che questa crisi abbia avuto inizio, e che abbia avuto inizio così presto. Philippe ha una crisi simile due volte all’anno.
G.I.Gurdjieff - Incontri con Gurdjieff - 1944-1946, pp 23-24
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