venerdì 3 febbraio 2017

Vidi gli addormentati - Ouspensky

Nel periodo straordinario che seguì, e che durò all'incirca tre settimane, a più riprese vidi 'gli addormentati'.

Ma questo richiede alcune spiegazioni.

Due o tre giorni dopo la partenza di G., stavo camminando per via Troitsky; e improvvisamente vidi che l'uomo che veniva nella mia direzione era addormentato. Non poteva esserci il minimo dubbio.
Benché i suoi occhi fossero aperti, camminava palesemente immerso in sogni che correvano come nubi sul suo viso. Mi venne in mente che se avessi potuto guardarlo abbastanza a lungo, avrei visto i suoi sogni, ossia avrei compreso ciò che stava vedendo nei suoi sogni. Ma egli passò oltre. Dopo di lui ne venne un altro, anch'egli addormentato.
Un cocchiere addormentato passò con due clienti addormentati. All'improvviso mi vidi nella situazione del principe della 'Bella addormentata nel bosco'. Attorno a me, tutti erano addormentati. Era una sensazione precisa che non dava luogo a dubbi. Allora compresi che possiamo vedere, vedere con i nostri occhi, tutto un mondo che abitualmente non vediamo. Queste sensazioni durarono parecchi minuti. Si ripeterono, molto debolmente, il giorno dopo. Ma in seguito feci la scoperta che cercando di ricordarmi di me, potevo intensificarle e prolungarle fino a quando avevo abbastanza energia, per non essere distratto, ossia per non permettere a tutto ciò che mi attorniava di attrarre la mia attenzione.
Dal momento in cui questa si lasciava distrarre, cessavo di vedere gli 'addormentati'. Perché ero evidentemente caduto nel sonno a mia volta.
Parlai di queste esperienze soltanto a pochi del nostro gruppo; due di loro, allorché cercavano di ricordarsi di sé, avevano sensazioni analoghe.

In seguito tutto ritornò normale.


P.D. Ouspensky, Frammenti di un insegnamento sconosciuto - la testimonianza di otto anni di lavoro come discepolo di G. I. Gurdjieff, pp 294-295

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