martedì 24 gennaio 2017

Ora che vi ho presi, piccoli pesci, posso dire quello che penso - Osho

Parlavo di queste persone per un motivo ben preciso, era un semplice stratagemma (device). Io non avevo gente che mi apparteneva. Ho dovuto gettare la mia rete in lungo e in largo. Quando ho parlato su Gesù, i cristiani ne furono felici, alle stelle per la felicità, hanno iniziato a venire da me. Perfino i preti, i vescovi, divennero sannyasin. E per tutto il tempo in cuor mio ridevo; infatti, ciò che dicevo, era roba mia, non aveva nulla a che vedere con Gesù; Gesù era una semplice scusa. Ho usato le sue parole, ma ci ho immesso il mio significato. E quella gente pensava: "Non abbiamo mai compreso Gesù correttamente, pensavamo che dicesse qualcos'altro" E in effetti avevano ragione! Stavo cambiando il vino, conservando la bottiglia. E quando ho avuto abbastanza persone in grado di ascoltarmi direttamente, e non ho più dovuto tralasciare le cose che in Gesù sono orribili, o che sono orribili in Mahavira... infatti, all'inizio non ero nella posizione di poter offendere quella gente. Offendere quelle persone all'inizio sarebbe stato una catastrofe: voi non sareste qui, io non sarei qui. Per cui ho usato quegli stratagemmi, e poi ho smesso di parlare, solo per creare una pausa.
[...]
Adesso posso osare! Posso definire Gesù per ciò che è: un demente (crackpot). Posso definire Mahavira esattamente per ciò che è: un masochista.
Adesso so che voi mi potete comprendere. Si è trattato di una fase di preparazione. Non pensavo di poter prendere all'amo così tanti pesci, ma la verità ha le sue vie misteriose.


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