venerdì 24 marzo 2017

La nonna di G - Gurdjieff

Il primo dato si costituì in me quand'ero ancora un marmocchio.

Viveva ancora a quel tempo la mia cara nonna, ora defunta, e aveva poco più di cent'anni.

Al momento della sua morte – che il Regno dei Cieli sia la sua dimora! – mia madre mi condusse vicino al letto, secondo l'uso di quei tempi, e mentre mi chinavo a baciare la sua mano destra, la cara nonna pose sul mio capo la sua morente mano sinistra, e disse con voce bassa ma distinta:

«O primogenito dei miei nipoti!

 Ascolta!... e ricorda sempre le mie ultime volontà. Nella vita, non fare mai quello che fanno gli altri».

Poi mi fissò la radice del naso, e notando probabilmente che alle sue parole ero rimasto perplesso aggiunse, un po' contrariata e in tono autoritario:

«O non fai nulla, cioè vai solo a scuola; o fai qualcosa che mai nessuno abbia fatto».



G. I. Gurdjieff - I racconti di Belzebù a suo nipote, pp 30-31

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