domenica 12 marzo 2017

L'arte della plastica - Gurdjieff

Un avvenimento eccezionale si verificò, al momento della sua partenza. L'avevamo tutti accompagnato alla stazione Nicolajevski. G. era con noi sul marciapiede vicino al vagone, stavamo parlando. Egli era come l'avevamo sempre conosciuto. Dopo il secondo colpo di campana,salì nel suo scompartimento e si affacciò al finestrino.

Un altro uomo, era un altro uomo! Non era più quello che noi avevamo accompagnato al treno. Nello spazio di quei pochi secondi,era cambiato, ma come dire in che consisteva la differenza? Sul marciapiede, egli era come tutti, ma, dal finestrino del vagone, un uomo di tutt'altro ordine ci osservava. Un uomo di cui ogni sguardo, ogni movimento, era improntato di una importanza eccezionale, e di una dignità incredibile, come se egli fosse diventato ad un tratto un principe regnante, o il sovrano di qualche regno sconosciuto verso il quale ritornava, e che noi eravamo venuti a salutare alla partenza.

Alcuni di noi non si resero chiaramente conto, al momento stesso, di cosa succedeva, ma vivevamo tutti, emozionalmente, qualcosa che trascendeva il corso ordinario della vita. Non durò che qualche secondo. Il terzo colpo di campana seguì quasi immediatamente il secondo e il treno si mosse. Non ricordo chi parlò per primo di questa 'trasfigurazione' di G. quando fummo soli, ma sta di fatto che ciascuno di noi l'aveva constatata, benché non tutti ne avessimo realizzato con la stessa intensità il carattere straordinario. Tutti, senza eccezione, avevamo tuttavia sentito qualcosa che sfiorava il miracoloso.

G. ci aveva spiegato altre volte che, se si possiede a fondo l'arte della plastica, si può cambiare completamente il proprio aspetto. Egli aveva parlato della possibilità di dare alle proprie sembianze bellezza o bruttezza, di forzare la gente a notarvi, oppure la possibilità di divenire positivamente invisibile.

Cosa era dunque successo? Forse si trattava di un caso esemplare di questa 'plastica'.


P.D. Ouspensky, Frammenti di un insegnamento sconosciuto - la testimonianza di otto anni di lavoro come discepolo di G. I. Gurdjieff, p 359

 

 

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