sabato 25 novembre 2017

Bene e male

A volte mi chiedo se tutto questo male, queste divisioni, frammentazioni sono dovute e volute anche da chi, iniziati, illuminati, risvegliati, chiamateli come vi pare, per creare in tutti noi ulteriori attriti, affinché dopo tante sofferenze e prese di coscienza, ci si possa migliorare, unificare, deframmentare. La parola diavolo significa proprio, colui che divide, frammenta. E se molti dividono in modo inconsapevole forse c'è qualcuno che lo fa di proposito completamente consapevole di ciò che sta facendo. Creatori e manutentori di grandi cerchi. C'è chi cerca di starci dentro, giocando consapevolmente dentro ad un meccanismo perverso e divisorio, altri cercano di distruggerli e anche qui chi più o chi meno consapevolmente. Allora la famosa frase di Goethe (...e così, chi sei infine? Io sono una parte di quella forza che eternamente vuole il male e eternamente compie il bene) sembra avere un qualche senso. Un senso che distrugge ogni possibile certezza fino ad ora conosciuta. In cui si intravede un qualcosa di profondamente inconoscibile in cui Dio non è solo sommo bene ma anche sommo male. Ma tutto questo è difficile da accettare, se allora è tutto un gioco, un'illusione, un gigante bluff di consapevolezza e inconsapevolezza, di felicità e tristezza... perchè? Perchè ridursi, dividersi così per poi unificarsi, risalire con tanta sofferenza e tristezza, per combattere l'odio, far fiorire l'amore. Questa è la vita? Che senso ha tutto questo? E allora anche un'altra famosa frase del grande mistico sufi Rumi mi viene in soccorso per non soccombere:
Al di là del bene e del male esiste uno spazio. Lì è dove ti reincontrerò...






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