lunedì 27 novembre 2017

Krishna

Non cercare riposo su quel piano in cui le cose terrene danno vita a pensieri e desideri, perché se lo fai, verrai trascinato attraverso l'aspra selva della vita, che è estranea a Me. Ogni volta che senti che i tuoi piedi si stanno impigliando nelle ingarbugliate radici della vita, sappi allora che ti sei allontanato dal sentiero al quale Io ti chiamo, perché Io ti ho posto su sentieri larghi e piani che sono cosparsi di fiori.
Ho posto davanti a te una luce che tu puoi seguire e cosí correre senza inciampare.
Bharati p. 212, Tolstoj p. 181


Chi è ugualmente tranquillo davanti ad amici e nemici, (ricevendo) adorazione e insulti, e durante le esperienze di caldo e freddo e di piacere e sofferenza; chi ha rinunciato all'attaccamento, considerando allo stesso modo lode e biasimo; chi è tranquillo e contento con qualunque cosa, non attaccato alla vita di casa, ed ha una natura calma e piena di devozione – questi Mi è caro.
Bhagavadgītā


È uno yogi eccelso chi guarda con mente equanime tutti gli uomini: benefattori, amici, nemici, stranieri, mediatori, esseri odiosi, parenti, peccatori e santi. Bhagavadgītā


O voi che siete in catene e continuamente cercate e agognate la libertà, cercate soltanto l'amore. L'amore è la pace stessa, una pace che dà una soddisfazione completa.
Bharati p. 167, Tolstoj p. 193


La mia mano ha seminato amore in ogni parte, dando a tutti coloro che vogliono ricevere. Doni vengono offerti a tutti i miei figli, ma molte volte, nella loro cecità, essi non riescono a vederli. Come sono pochi quelli che raccolgono i doni che giacciono in abbondanza ai loro piedi; come sono numerosi invece quelli che, con volontaria ostinazione, allontanano gli occhi da questi doni e si lamentano, gemendo, di non avere ciò che Io ho dato loro! Molti di loro ripudiavano spavaldamente non solo i miei doni, ma anche Me: Me, la fonte di ogni bene e l'autore del loro essere.
Bharati p. 161, Tolstoj p. 185


Chi sono Io? Io sono ciò che tu hai cercato fin da quando i tuoi occhi di neonato guardavano con stupore il mondo, il cui orizzonte non fa altro che nascondere ai tuoi occhi questa vita reale. Io sono ciò per cui nel tuo cuore tu hai pregato, ciò che tu hai rivendicato come tuo diritto di nascita, anche se non sapevi che cosa fosse. Io sono ciò che ha dimorato nella tua anima per centinaia e migliaia di anni. Qualche volta Io stavo in te in grande tristezza perché non mi riconoscevi; altre volte alzavo la testa, aprivo gli occhi e protendevo le braccia, chiamandoti talora teneramente e tranquillamente, talora con energia, esortandoti a ribellarti contro le dure, ferree catene della terra che ti tenevano legato alla creta.
Bharati p. 192, Tolstoj p. 190


Possiamo unirci nel glorificare il nome di Dio e se avete pregiudizi verso il nome di Kṛṣṇa, cantate "Cristo" o "Kṛṣta", non c'è differenza.
A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada


Tutte le volte che l'ordine (dharma) vacilla, Krishna stesso si manifesta (IV, 7) e rivela, in maniera adeguata al determinato 'momento storico', questa saggezza atemporale (questa è la dottrina dell'avatār).
Mircea Eliade


 https://it.wikiquote.org/wiki/Krishna




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