lunedì 13 novembre 2017

Pensare e sentire - Gurdjieff

Bar.: Posso fare una domanda? Come posso distinguere tra il mio centro intellettuale e il mio centro istintivo?

Gurdjieff: Si dedichi a un compito semplice. Quando lei pensa, pensa. Le associazioni vanno avanti automaticamente; quella è la sua mente. Quando ha caldo o fieddo, quando è nervoso, arrabbiato, quando qualcosa le piace, quando non le piace, quello è il suo sentire.

Bar.: Ma nelle proprie azioni, come si può impedire che i centri usurpino le rispettive funzioni; pensare con il mio sentire, avere un sentimento intellettuale, e confondere l’uno con l’altro.

Gurdjieff: Desidera dire che non può pensare perché sta sentendo?

Bar.: Intendo che ho un pensiero emozionale.

Gurdjieff: Lei ha una debolezza, una malattia: non deve pensare col suo sentire, deve pensare con la sua testa. Pensare con il suo sentire è una debolezza, una malattia. L‘inizio viene dal sentire, il centro del pensiero è solo una funzione. Ma il centro di gravità deve essere il pensiero. Ora lei può sapere cos’è l’individualità, è quando il suo centro di gravità è nel suo pensiero. Dunque, se il suo centro di gravità non è nel suo‘ pensiero, lei non è un individuo, lei è un automa. È una spiegazione semplice. Ogni uomo dovrebbe tentare di prendere familiarità con l’essere un individuo, una persona indipendente, qualcosa, non una merda, scusi la parola, non un animale, un cane, un gatto. È un sintomo molto semplice. Se lei concentra il suo essere nel pensiero, allora è un individuo; ci sono molte gradazioni tra gli individui, ma questo non è importante al momento. Lei è un individuo quando ha il suo centro di gravità nel centro del pensiero. E se esso è in un altro centro, lei è solo un automa. Può essere nel suo corpo e nel suo sentire, ma quando lavora, dovrebbe sempre avere come scopo di essere nel suo pensiero. E far questo consciamente. Se non lo fa, ogni cosa in lei si fa inconsciamente. Il suo lavoro dovrebbe consistere esclusivamente nel concentrarsi sul suo pensiero. È una spiegazione semplice. Phillip? Anche a lei questo dovrebbe spiegare molte cose.


G.I.Gurdjieff - Incontri con Gurdjieff - 1941-1943, pp 144-145

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