lunedì 13 novembre 2017

Il Lavoro è una cosa molto seria - Gurdjieff

Madame Et.: Posso chiederle un consiglio? Volevo domandarle: quando faccio il mio lavoro di ricordare me stessa sono sempre ostacolata dalla stessa idea: come posso fare il mio lavoro, come posso organizzare la mia giornata, affinché tutti in casa siano felici? E durante il giorno è proprio l’opposto. Sono ostacolata dalle idee che hanno a che fare con il lavoro. Penso a quel che ho sentito qui e da Madame De Salzmann, e questo mi intralcia costantemente.

Gurdjieff: Questo è il risultato delle incombenze della vita quotidiana, succede a tutti. L’ho detto spesso. Deve dedicare un tempo speciale per il lavoro ogni giorno. Non tutto il tempo, il lavoro è una cosa molto seria. Non può lavorare interiormente tutto il giorno. Deve ritagliarsi un tempo speciale e aumentarlo mano a mano. Per questo lavoro dedichi mezz’ora delle sue ventiquattr’ore. In questa mezz’ora dimentichi tutto il resto, metta tutto il resto da parte. È una piccola cosa. Sacrifichi a questo tempo tutte le sue occupazioni, tutto il lavoro delle sue funzioni esteriori. Sacrifichi tutto per il suo lavoro interiore e in seguito potrà metterlo da parte per le cose della vita quotidiana. Non può fare questo lavoro tutto il giorno.

Madame Et.: Lo penso anch’io. Diventa meccanico. Io sono, io desidero essere.

Gurdjieff: Lei mescola, non deve mescolare. Non mescoli questo lavoro con il lavoro ordinario. Abbiamo due generi di stati di veglia. Per questo lavoro, dovrebbe avere uno stato di veglia attivo. Ma una mezz’ora di questo stato di veglia è sufficiente per il resto del giorno, in cui lei può continuare a vivere come al solito. Può fare questo? E se non può farlo per mezz’ora, anche dieci minuti sono una ricchezza per chi è in grado di lavorare dieci minuti. Deve dedicare e sacrificare a questo lavoro un tempo speciale. Non può dare tutto il suo tempo. La vita è una cosa, il lavoro un’altra. La sostanzialità di ognuna è differente: per questo lavoro, deve essere più attiva. L’ho detto molte volte. Quando comincia il lavoro il suo compito è il suo lavoro. Prima di cominciare dovrebbe rilassarsi, prepararsi, raccogliersi. In seguito, con tutto il suo essere deve svolgere il suo compito. È una cosa molto complicata. Non si può fare a lungo, ci si ritrova presto stanchi. Il lavoro consuma tutte le forze. Se gli dedica cinque minuti di troppo, tutte le sue forze saranno consumate. È per questa ragione che dico che deve aumentare il tempo poco a poco, finché non vi sarà abituata: cinque minuti, sei minuti, dieci minuti. Solo questo sistema la preparerà ad acquisire lo stato che si addice a un vero uomo. Se riesce a lavorare per molto tempo, questo le dimostra che non lavora con tutto il suo essere, che sta lavorando solo con la sua mente. Ma quanto a questo, può farlo per mille anni senza guadagnarci nulla; non vale niente. Lavori per poco tempo, ma lavori bene. Non è la quantità ma la qualità che conta. La vita è una cosa. Non la mescoli con altre cose. Cinque minuti di buon lavoro valgono più di ventiquattr’ore di un altro genere. Se non ha molto tempo, lavori cinque minuti. Lasci che la vita ordinaria continui automaticamente secondo abitudine per il resto del tempo. Quel che dice non riguarda il lavoro. La nostra vita è una cosa, il lavoro un’altra. Altrimenti diventerà una psicopatica. Se si ricorda di sé con la mente non vale nulla; si ricordi di sé con tutto il suo essere. Non può farlo a lungo, si esaurirebbe. Lo faccia per cinque minuti, ma dimentichi tutto il resto. Sia un’egoista assoluta, dimentichi tutto, il suo Dio, suo marito, i suoi figli, il denaro. Ricordi solo il lavoro. Breve, ma sostanziale.


G.I.Gurdjieff - Incontri con Gurdjieff - 1941-1943, pp 141-144

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