CONTRO CHI LOTTIAMO? racconto Sufi *
Traduzione dallo spagnolo di Rita Napoli e Mario Fabi
La storia raccontata è di un vecchio anacoreta o eremita, vale a dire,
una di quelle persone che per amore di Dio si rifugia nella solitudine
del deserto, della foresta o in montagna per dedicarsi esclusivamente
alla preghiera e alla penitenza.
Si lamentava sempre di aver troppo lavoro. La gente chiese come poteva essere che in quella solitudine ci fosse tanto lavoro.
Egli rispose:
"Devo domare due falchi, badare a due aquile, mantenere quieti due
conigli, stare attento ad un serpente, caricare un asino e sottomettere
un leone."
Noi non vediamo animali nei pressi della grotta in cui vivi. Dove sono tutti questi animali?
Allora l'eremita diede una spiegazione che tutti capirono.
È perché questi animali li hanno tutti gli uomini, anche voi.
- I due falchi, si gettano su tutto quello che gli si presenta loro,
buono e cattivo. Devo domarli affinché si fermino solo su una buona
presa, SONO I MIEI OCCHI.
- Le due aquile con i loro artigli
feriscono e annientano. Devo insegnare loro a mettersi solo al servizio e
aiutino senza far male, SONO LE MIE DUE MANI.
- E i conigli
vogliono andare dove vogliono, altri fuggono e schivano le cose
difficili. Devo insegnare loro a essere tranquilli anche se c'è una
sofferenza, un problema o qualsiasi cosa che non mi piace, SONO I MIEI
PIEDI.
-La cosa più difficile è quello di stare attenti al
serpente, anche se è chiuso in una gabbia di 32 canne. Sempre pronto a
mordere ed avvelenare quelli che sono vicini non appena si apre la
gabbia, se non la controllo strettamente, fa male, È LA MIA LINGUA.
-L'asino è molto testardo, non vuole compiere il suo dovere. Finge di
essere stanco e non vuole portare il suo carico di tutti i giorni, È IL
MIO CORPO.
-Infine, ho bisogno di domare il leone, vuole essere il
re, vuole sempre essere il primo, è vanitoso e orgoglioso, È IL MIO
CUORE.
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