Anche per Quimby la malattia nasceva da credenze errate, ma una mente aperta a Dio avrebbe superato qualunque disturbo. La teologia cristiana e le credenze tradizionali si univano quindi alla medicina alternativa, alle facoltà paranormali e all’ipnosi, e la potenza derivante dalla commistione di questi ingredienti permise agli esponenti del New Thought di dare vita a delle vere e proprie chiese (la Chiesa di Scienza Divina, la Unity Church e la Scienza Religiosa) che raggiunsero una crescente popolarità nei primi trent’anni del Novecento.
Si trattata di una visione rivisitata della dottrina cristiana, con un fondamento teologico debole, che puntava più sulle sensazioni che sulla metafisica. Una visione dello Spirito come essenza del tutto, di Dio come Infinita Intelligenza, dell’uomo come essenza divina, del pensiero come punto di contatto con Dio, del pensiero positivo come autostrada verso la guarigione. In alcuni casi veniva conservata la figura di Gesù, mentre in altri veniva mantenuta sullo sfondo solo l’idea di Dio o dello Spirito.
L'idea dell’uomo come Dio e della preghiera come strumento affermativo per ottenere la guarigione — cioè non come esperienza che si conclude in se stessa, ma come azione finalizzata a un guadagno — nasce qui, come anche la diffusione di massa dell’idea di un risveglio spirituale.
Andrea Colamedici, Maura Gancitano, Tu non sei Dio, pp 59-60
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