domenica 1 ottobre 2017

Mesmerismo e Galvanismo - Andrea Colamedici, Maura Gancitano

Nella seconda metà del Settecento, il medico austriaco Franz Anton Mesmer elaborò la teoria del magnetismo animale, che si fondava su una concezione della natura diversa da quella meccanicistica. Egli credeva che i corpi animali avessero la proprietà di ricevere l’influsso magnetico dei corpi celesti e della Terra. Per mantenere o ristabilire la salute di questi corpi, occorreva operare mediante il fluido magnetico che li attraversava con pratiche di suggestione e ipnosi.
Alcuni anni dopo, Luigi Galvani sostenne che gli esseri viventi fossero in possesso di un’elettricità intrinseca prodotta dal cervello, propagata tramite i nervi e immagazzinata dai muscoli. Si trattava del cosiddetto galvanismo, stando al quale nell’intero Universo regnava una perfetta corrispondenza tra macrocosmo e microcosmo: i corpi celesti erano come le particelle del sangue, e la Via Lattea come i muscoli del corpo. La medicina, di conseguenza, non doveva limitarsi alla meccanica e alla chimica dei corpi, ma vedere l’organismo come totalità, trattando l’eccitabilità specifica di ogni organo come espressione della sua attività galvanica.
Le teorie di Mesmer e Galvani sono state ben presto confutate dalla scienza ufficiale, eppure contengono in nuce l’idea di cura olistica, di identità tra microcosmo e macrocosmo e tra Universo e essere umano, di energia vitale (ki) e di guarigione come il processo in cui si ristabilisce un equilibrio psicofisico-emozionale.


Andrea Colamedici, Maura Gancitano, Tu non sei Dio, pp 23-24

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