venerdì 9 dicembre 2016

Casa senza Padrone - Gurdjieff

   "Gli insegnamenti orientali contengono varie immagini allegoriche che cercano di ritrarre la natura dell'essere umano da questo punto di vista.
   "Secondo uno di essi, l'uomo è paragonato a una casa senza Padrone né sovrintendente, occupata da una moltitudine di servitori che hanno interamente dimenticato i loro doveri: nessuno vuole fare ciò che deve; ognuno cerca di essere il padrone, non fosse che per un momento, e, in questa specie di anarchia, la casa è minacciata dai più gravi pericoli. La sola speranza di salvezza è che un gruppo di servitori più sensati si riuniscano ed eleggano un sovrintendente temporaneo, cioè un sovrintendente delegato. Questo sovrintendente delegato può allora mettere gli altri servitori al loro posto, e costringere ognuno a fare il proprio lavoro: la cuoca in cucina, il cocchiere nella scuderia, il giardiniere in giardino, e così via. In questo modo, la 'casa' può essere pronta per l'arrivo del vero sovrintendente, il quale a sua volta preparerà l'arrivo del vero Padrone.
   "Il paragone dell'uomo con una casa che aspetta l'arrivo del padrone è frequente negli insegnamenti orientali che hanno conservato tracce dell'antica conoscenza e, come sapete, questa idea appare sotto varie forme, anche in molte parabole dei Vangeli.
   "Ma anche se l’uomo comprendesse nel modo più chiaro le sue possibilità, questo non lo farebbe progredire di un solo passo verso la loro realizzazione. Per essere in grado di realizzare queste possibilità, deve avere un desiderio di liberazione molto forte, deve essere pronto a sacrificare tutto, a rischiare tutto per la propria liberazione".


P.D. Ouspensky, Frammenti di un insegnamento sconosciuto - la testimonianza di otto anni di lavoro come discepolo di G. I. Gurdjieff, pp 70-71

 

 

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