venerdì 9 dicembre 2016

Collana di Budda' - Gurdjieff

   Stavamo parlando, in un'altra occasione, del Buddismo di Ceylon. Io avevo espresso l'opinione che i buddisti devono avere una magia, della quale non riconoscono l'esistenza e la cui stessa possibilità è negata dal buddismo ufficiale. Senza alcun rapporto con questa osservazione e mentre, se ben ricordo, stavo mostrando la mia fotografia a G., gli parlai di un piccolo reliquario che avevo visto in una casa di amici a Colombo, dove vi era, come di consueto, una statua del Budda e, ai piedi di questo Budda, un piccolo 'dagoba' in avorio a forma di campana, ossia una piccola riproduzione cesellata di un vero dagoba, vuoto all'interno. I miei ospiti lo aprirono in mia presenza e mi mostrarono qualcosa che era considerato come una reliquia: una pallina rotonda della misura di una palla di fucile di grosso calibro, cesellata, mi pareva, in una specie d'avorio o di madreperla.
   G. mi ascoltava attentamente.
   "Non vi hanno spiegato il significato di questa pallina?" domandò.
   "Mi hanno detto che si trattava di un frammento di ossa di uno dei discepoli del Budda; che era una reliquia sacra molto antica".
   "Sì e no, disse G.. L'uomo che vi ha mostrato il frammento di osso, come voi dite, non sapeva nulla o non voleva dirvi nulla. Infatti, non era un frammento di osso ma una formazione ossea particolare che appare intorno al collo come una specie di collana, in seguito a certi esercizi speciali. Avete già sentito l'espressione: 'collana di Budda'?".
   "Sì, dissi, ma il senso è tutto diverso. È la catena delle reincarnazioni del Budda che viene chiamata 'collana di Budda' ".
   "È vero, disse, questo è uno dei significati di tale espressione, ma io parlo di un altro significato. Questa collana ossea che circonda il collo, sotto la pelle, è direttamente legata a ciò che viene chiamato 'corpo astrale'. Il corpo astrale vi è in qualche modo collegato, o per essere più precisi, questa 'collana' collega il corpo fisico al corpo astrale. Ora, se il corpo astrale continua a vivere dopo la morte del corpo fisico, la persona che possiede un osso di questa 'collana' potrà sempre comunicare con il corpo astrale del morto. Questa è la loro magia. Ma non ne parlano mai apertamente. Voi avete dunque ragione di dire che essi hanno una magia, e ne abbiamo qui un esempio. Ciò non significa che l'osso che avete visto sia veramente un osso. Ne troverete altri quasi in ogni casa; vi parlo soltanto della credenza che è alla base di questa usanza".
   E dovevo ammettere ancora una volta di non aver mai incontrato
una tale spiegazione.
   G. abbozzò per me un disegno indicando la posizione degli ossicini sotto la pelle; essi formavano, alla base della nuca, un semicerchio che cominciava un po' prima delle orecchie.
   Questo disegno mi ricordò immediatamente la solita rappresentazione schematica dei gangli linfatici del collo, così come si possono vedere sulle tavole anatomiche. Ma non riuscii a saperne di più.


P.D. Ouspensky, Frammenti di un insegnamento sconosciuto - la testimonianza di otto anni di lavoro come discepolo di G. I. Gurdjieff, pp 73-74

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