domenica 4 dicembre 2016

Frizione, Cristallizzazione e Sacrifici - Gurdjieff

   "Fusione, unità interiore, sono ottenute nell'uomo per 'frizione', per mezzo della lotta tra il 'sì' e il 'no'. Se un uomo vive senza lotta interiore, se in lui tutto accade senza opposizione, se va sempre seguendo la corrente, o come il vento lo spinge, allora resterà come è. Ma se una lotta ha inizio in lui e soprattutto se questa lotta ha una linea definita, allora gradualmente certe caratteristiche permanenti cominciano a formarsi in lui; egli comincia a 'cristallizzare'. Ma, se la cristallizzazione è possibile su una base giusta, lo è altresì su di una base falsa. Per esempio, la paura del peccato, o una fede fanatica in una idea qualsiasi, possono provocare una lotta terribilmente intensa tra il 'sì' e il 'no', e un uomo può cristallizzare su tali basi. Ma questa sarà una cristallizzazione sbagliata e incompleta. Quest'uomo perderà così ogni altra possibilità di sviluppo. Affinchè gli sia restituita la possibilità di uno sviluppo ulteriore, egli dovrà essere innanzitutto 'rifuso' e questo può essere compiuto soltanto attraverso terribili sofferenze.
   "La cristallizzazione è possibile su qualsiasi base. Prendete ad esempio un brigante di buona razza, un brigante autentico. Ne ho conosciuti io stesso nel Caucaso. Un tale brigante resterà sul ciglio di una strada, fucile alla mano, dietro una roccia, per otto ore senza fare il minimo movimento. Potreste fare altrettanto? A ogni istante, cercate di capirlo, una lotta si scatena in lui. Egli ha caldo, ha sete, le mosche lo divorano; ma non si muove. Un altro è monaco; ha paura del diavolo; batte la testa contro il suolo e prega tutta la notte. Così la cristallizzazione si compie. In tal modo è possibile generare in se stessi una forza interiore enorme; si possono sopportare torture; si può ottenere tutto ciò che si vuole. Questo significa che in questi uomini, a partire da un certo momento, vi è qualcosa di solido, di permanente. Persone di questa fatta possono diventare immortali. Ma con quale vantaggio? Un uomo di questa specie diventa una 'cosa immortale', 'una cosa', benché una certa quantità dì coscienza sia talvolta conservata in lui. Però, occorre ricordarlo, si tratta di casi eccezionali".

   Nelle conversazioni che seguirono quella serata, un fatto mi colpì: di tutto quello che G. aveva detto nessuno aveva inteso la stessa cosa; certuni avevano prestato attenzione solo a considerazioni secondarie, non essenziali, e non ricordavano altro. I principi fondamentali esposti da G. erano sfuggiti alla maggioranza. Pochissimi furono coloro che fecero domande sull'essenza di ciò che era stato detto. Una di queste domande mi è rimasta in mente:
   "Come si può provocare la lotta tra il 'sì' e il 'no'?
   "È necessario il sacrificio, disse G. Se niente è sacrificato, niente può essere ottenuto, ed è indispensabile sacrificare ciò che è prezioso al momento stesso, sacrificare molto e per molto tempo. Tuttavia, non per sempre. Questo di solito non è capito, invece è importantissimo. Occorrono sacrifici, ma quando il processo di cristallizzazione è compiuto, le rinunce, le privazioni e i sacrifici non sono più necessari. Un uomo può allora avere tutto ciò che vuole. Per lui non vi è più legge: egli è per se stesso la propria legge".

P.D. Ouspensky, Frammenti di un insegnamento sconosciuto - la testimonianza di otto anni di lavoro come discepolo di G. I. Gurdjieff, pp 39-40

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