Attraverso un prete non puoi comprendere Gesù: lui stesso non l'ha conosciuto. Ha letto, ha elucubrato, ha contemplato, ha speculato, ha filosofato... certo, ha una mente molto sviluppata, conosce le scritture; ma conoscere i testi sacri non vuol dire conoscere Gesù. Per conoscerlo, si dovrà comprendere il proprio nulla essenziale, l'intima vacuità; se non la si conosce, non si potrà mai portare nessun altro a familiarizzare con Gesù.
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Ebbene, che idea potrai mai avere di Dio, di Cristo o di Krishna? Chintana, non conosci neppure te stessa... senza conoscere te stessa, come potrai mai conoscere Gesù? E qualsiasi cosa conoscerai sarà inevitabilmente sbagliata: più o meno, sarà solo una congettura, un'ipotesi fatta partendo da un'infinita ignoranza.
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Tutte le tue idee devono scomparire. Perchè il Cristo possa esistere, la tua mente deve smettere di essere presente. Quindi, sembrerà qualcosa di assolutamente paradossale... io ti sto dicendo che, se non sei un cristiano, se non sei un hindu, se non sei un gianista, se non sei un buddhista, solo allora conoscerai cos'è la verità. Come puoi conoscere il Cristo, se sei un cristiano? La tua stessa cristianità sarà un ostacolo. Se sei un buddhista, non puoi conoscere il Buddha: la tua ideologia funzionerà come un muro, sarà una vera e propria muraglia cinese. Lascia dunque cadere tutte le tue ideologie... e non essere una suora!
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"Esci dalla tua mente!", perchè la mente è la morte, perchè la mente è il tempo: se vivi nella mente, vivi nella morte. Se lasci cadere la mente, vivi nell'eternità, nell'immortale: questa è l'essenza della religione. Cristianesimo, induismo, buddhismo... questi sono solo nomi per indicare lo stesso processo.
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No, non essere mai una suora, e non essere mai un cosiddetto monaco: questo è uno stato di cose abnorme, patologico, nevrotico, isterico. Ma come mai nel corso dei secoli si è scelto questo stile di vita?
Osho, Il miracolo più grande, pp 37-45
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