mercoledì 28 dicembre 2016

Sviluppare il Cuore - Osho

La terza domanda: “Illuminaci riguardo a un paio di punti pratici per aprire e sviluppare il centro del cuore”.

Primo punto: cerca di essere senza testa. Visualizzati come se fossi senza testa, muoviti senza testa. Suona assurdo, ma è uno degli esercizi più importanti. Provaci, e poi lo saprai. Cammina, e senti come se non avessi la testa. All’inizio sarà solamente “come se”, sarà molto strano. Quando ti verrà la sensazione di non avere una testa, sarà molto strano e bizzarro. Ma, un po’ alla volta, ti acquieterai nel cuore. C’è una legge... Forse avrai notato che i ciechi hanno un udito più acuto, hanno orecchie più musicali. Sono più musicali; sentono la musica più profondamente. Perché? L’energia che normalmente si muove attraverso gli occhi ora non può più muoversi per loro tramite, per cui si sceglie un cammino diverso: si muove attraverso le orecchie. I ciechi hanno una sensibilità tattile più profonda. Se un cieco ti tocca, sentirai la differenza, perché di solito noi usiamo molto gli occhi: ci tocchiamo l’un l’altro con gli occhi. Un cieco non può toccare con gli occhi, perciò l’energia si muove attraverso le sue mani. Un cieco è più sensibile di chiunque veda. A volte può non essere così, ma in genere è proprio così. Se manca un centro, l’energia comincia a muoversi da un altro centro. Perciò prova questo esercizio di cui sto parlando – l’esercizio dell’essere senza testa – e all’improvviso sentirai una strana cosa: sarà come se per la prima volta fossi nel cuore. Cammina senza la testa. Siediti a meditare, chiudi gli occhi e semplicemente senti che la testa non c’è più. Senti: “La mia testa è scomparsa”.
All’inizio sarà solo “come se”, ma poco a poco sentirai che la testa è scomparsa veramente e, quando sentirai che la tua testa è scomparsa, il tuo centro cadrà giù al cuore, immediatamente! Guarderai il mondo attraverso il cuore e non più attraverso la testa. Quando alcuni occidentali giunsero per la prima volta in Giappone, non riuscirono a credere che per tradizione il Giappone avesse creduto per secoli che si pensasse attraverso il ventre. Se chiedi a un bambino giapponese che non sia stato educato alla maniera occidentale: “Dov’è che pensi?”, indicherà il suo ventre. Sono passati secoli e secoli, e il Giappone è vissuto senza testa. E’ solo un concetto. Se ti chiedo: Dov’è che stai pensando? Tu indicherai la testa, ma un giapponese indicherà il ventre, e questa è una delle ragioni per le quali la mente giapponese è più calma, tranquilla e raccolta. Ora questo è cambiato perché l’Occidente si è esteso ovunque. Ora l’Oriente non esiste più.
Esiste solo qua e là in alcuni individui, che sono come vere e proprie isole.
Geograficamente l’Oriente è scomparso; ora l’intero mondo è occidentale. Prova a essere senza testa. Medita stando davanti allo specchio nel bagno. Scruta a fondo i tuoi occhi e senti che stai guardando dal cuore. Poco a poco il centro del cuore comincerà a funzionare, e quando il cuore funziona cambia la tua intera personalità, l’intera struttura, l’intero modello, perché il cuore ha la sua vita. Perciò, prima cosa: prova a essere senza testa. Seconda: ama di più, perché l’amore non può funzionare attraverso la testa. Ama di più! Questa è la ragione per la quale quando qualcuno s’innamora perde la testa. La gente dice che è impazzito. Se non sei pazzo e innamorato, allora non sei veramente innamorato. Si deve perdere la testa. Se la testa è presente, non ne viene toccata, se funziona in modo normale, l’amore non è possibile, perché per l’amore bisogna che funzioni il cuore, non la testa. E’ una funzione del cuore. Capita che quando una persona molto razionale si innamora, diventi stupida. Lei stessa sente quante stupidaggini sta facendo, quante sciocchezze. Che cosa sta facendo? Per cui divide la sua vita in due parti, crea una divisione: il cuore diventa un affare silenzioso e intimo. Quando esce di casa, esce anche il cuore. Nel mondo vive con la testa e scende giù nel cuore solamente quando ama. Ma è molto difficile e di solito non capita mai. Stavo a Calcutta in casa di un amico, un giudice della Corte suprema. Sua moglie mi disse: “Ho solo un problema di cui vorrei parlarti. Puoi aiutarmi?”. Chiesi: “Qual è il problema?”. Mi disse: “Mio marito è tuo amico. Ti ama e ti rispetta, perciò se tu gli dicessi qualcosa potrebbe essere d’aiuto”.
Quindi le chiesi: “Che cosa devo dirgli? Dimmi, dunque”. Rispose: “Lui rimane un giudice della Corte suprema anche a letto. Io non ho conosciuto un amante, un amico o un marito.
Lui è un giudice della Corte suprema ventiquattr’ore su ventiquattro”. E’ difficile: è difficile scendere del tuo piedistallo. Diventa un atteggiamento fisso. Se sei un uomo d’affari, rimarrai tale anche a letto. E’ difficile accomodare all’interno due persone, e non è facile cambiare il tuo modello completamente, tutte le volte che vuoi. E’ difficile, ma se sei innamorato devi scendere dalla testa. Perciò per questa meditazione cerca di amare sempre di più. E quando dico sii più colmo d’amore, intendo che devi cambiare la qualità della tua relazione: fai che sia fondata sull’amore, non solo con tua moglie, con tuo figlio o con il tuo amico, ma anche nei confronti della vita in quanto tale. Ecco perché Mahavira e il Buddha hanno parlato di non violenza: serviva solo a creare un atteggiamento d’amore verso l’esistenza. Quando Mahavira si muove, cammina, rimane sempre consapevole per non uccidere neppure una formica. Perché? In realtà, la formica non è la sua preoccupazione: egli sta scendendo dalla testa al cuore, sta creando un atteggiamento d’amore verso la vita in quanto tale. Quando più le tue relazioni sono basate sull’amore – tutte le relazioni – tanto più il tuo centro del cuore funzionerà. Comincerà a funzionare; guarderai il mondo con gli occhi diversi: perché il cuore ha il proprio modo di guardare il mondo. La mente non potrebbe mai guardare in quel modo: sarebbe impossibile. La mente può soltanto analizzare! Il cuore sintetizza; la mente può soltanto sezionare, dividere. E’ un divisore. Solo il cuore dà unità. Quando riesci a guardare attraverso il cuore, l’intero universo appare come un’unità. Quando ti avvicini con la mente, l’intero mondo diventa atomico. Non c’è unità: solamente atomi e atomi e ancora atomi. Il cuore dà un’esperienza unitaria. Unisce insieme e la sintesi suprema è Dio. Se riesci a guardarlo attraverso il cuore, l’intero universo appare come uno: questa unità è Dio. Questa è la ragione per la quale la scienza non potrà mai trovare Dio. E’ impossibile poiché il metodo impiegato non potrà mai giungere alla suprema unità. Il metodo stesso della scienza è la ragione, l’analisi, la divisione. Perciò la scienza giunge alle molecole, agli atomi, agli elettroni... e continuerà a dividere, ma non potrà mai giungere all’unità organica del Tutto.
E’ impossibile guardare al Tutto con la testa. Perciò ama di più. Ricorda, la qualità dell’amore deve essere presente in qualsiasi cosa tu faccia: deve essere un pensiero costante. Stai camminando sull’erba: senti che quell’erba è viva. Ogni filo d’erba è altrettanto vivo quanto te. Il Mahatma Gandhi stava con Rabindranath Tagore a Shanti Niketan, e osserva che approcci differenti avevano! La non violenza di Gandhi era una questione mentale: ci ragionava sempre sopra, era razionale nei suoi confronti. Ci pensava, esaminava il pro e il contro, ponderava, contemplava e poi concludeva.
Sperimentava, poi concludeva. Se hai letto la sua autobiografia ti ricorderai che intitolò il suo libro Esperimenti con la verità. La parola stessa “esperimenti” è scientifica, appartiene alla ragione, è un termine da laboratorio. Stava con il poeta Rabindranath, e insieme andarono a fare una passeggiata nei giardini, Il prato era verde, vivo, perciò Gandhi disse: “Vieni sul prato”. Rabindranath rispose: “Non posso. Non posso camminare sul prato. Ogni filo d’erba è altrettanto vivo quanto lo sono io. Non posso calpestare un fenomeno così vivo”. E Rabindranath non era per niente un predicatore della non violenza. Non parlò mai della non violenza, ma il suo approccio era attraverso il cuore: sentiva l’erba. Gandhi rifletté su quanto aveva detto e rispose: “Hai ragione”. Questo è un approccio mentale. Sii colmo d’amore. Sii colmo d’amore persino con le cose. Se sei seduto su una sedia, sii colmo d’amore. Percepisci la sedia; abbi un sentimento di gratitudine. La sedia ti sta facendo sentire a tuo agio; percepisci la sensazione tattile, amala, abbi un sentimento d’amore. La sedia in sé non è importante. Se stai mangiando, mangia con amore. Gli indiani dicono che il cibo è divino. Il senso è che quando lo mangi, il cibo va dà vita, energia, vitalità. Devi esserne grato; sii colmo d’amore verso di esso. In genere mangiamo il cibo con estrema violenza, come se stessimo uccidendo qualcosa. Non come se stessimo assorbendo: come se stessimo uccidendo. Oppure continui pieno d’indifferenza, a cacciare roba nel tuo stomaco, senza sentimento. Tocca il tuo cibo con amore, con gratitudine: è la tua vita. Ospitalo, gustalo, godilo. Non essere indifferente e violento. I nostri denti sono molto violenti a causa della nostra eredità animale. Gli animali non hanno nessun’altra arma: le unghie e i denti sono le loro uniche armi di offesa. I tuoi denti sono fondamentalmente un’arma, per cui la gente continua a uccidere con i propri denti: uccidono il loro cibo. Ecco perché quanto più sei violento, tanto maggiore sarà il tuo bisogno di cibo. Ma al cibo c’è un limite, perciò si continua fumare o si continua a masticare gomma: questa è violenza. Godi perché stai uccidendo qualcosa con i tuoi denti, macinando qualcosa con i denti, perciò si continua a masticare gomma o pan.
Questo fa parte della violenza. Continua a fare qualunque cosa stai facendo, ma fallo con amore. Non essere indifferente. Allora il tuo centro del cuore comincerà a funzionare e tu scenderai in profondità in esso. Primo: prova a essere senza testa; secondo. Prova ad amare; terzo: sii sempre più estetico, sensibile alla bellezza, alla musica, a tutto quanto tocchi il cuore. Se questo mondo potesse venire più educato alla musica e meno alla matematica, avremmo un’umanità migliore; se potessimo educare la mente più alla poesia e meno alla filosofia ,avremmo un’unità migliore: perché finché ascolti o suoni musica la mente non è necessaria, cadi giù dalla mente. Sii più estetico, più poetico, più sensibile.
Puoi non essere un gran musicista, un grande poeta o un grande pittore, ma puoi godere o creare qualcosa per conto tuo: non è necessario essere un Picasso. La tua casa te la puoi dipingere da te; puoi dipingere dei quadri. Non è necessario essere un Maestro, un Alauddin Khan: puoi suonare qualcosa a casa tua. Puoi suonare un flauto, non importa quanto dilettantisticamente. Ma fai qualcosa che riguarda il cuore. Canta, danza, fai qualcosa che riguarda il cuore. Sii più sensibile verso il mondo del cuore, e non è necessario granché per essere sensibili. Persino un uomo povero può essere sensibile: le ricchezze non sono necessarie. Puoi non avere un palazzo, ma se sei semplicemente sdraiato sulla spiaggia, è sufficiente per essere sensibile. Puoi essere sensibile alla sabbia, puoi essere sensibile al sole, puoi essere sensibile alle onde, al vento, agli alberi, al cielo. L’intero mondo è qui perché tu sia sensibile a esso. Cerca di essere più sensibile, più vivo, e cerca di essere sensibile in modo attivo, perché l’intero mondo è diventato passivo. Vai al cinema: qualcun altro sta facendo qualcosa e tu semplicemente ti siedi e guardi. Sullo schermo è qualcun altro ad amare e tu guardi: sei solamente un Voyeur, passivamente morto, che non fa nulla. Non sei un partecipante. A meno che tu non partecipi, il tuo centro del cuore non funzionerà. Perciò a volte è meglio danzare. Non sarai un grande danzatore, non è necessario. Per quanto goffamente, danza. Questo ti darà la sensazione del cuore. Mentre danzi il tuo centro sarà il cuore: non può mai essere nella mente. Salta, gioca come un bambino. A volte dimenticati del tutto il tuo nome, il tuo prestigio, la tua laurea. Dimentica ogni cosa; sii come un bambino. Non essere serio. A volte prendi la vita come un gioco e il cuore si svilupperà: Il cuore raccoglie energia. E quando avrai un cuore vivo, anche la qualità della tua mente cambierà. Potrai andare alla mente, potrai funzionare attraverso di essa, ma la mente diventerà solo uno strumento: potrai usarla. Non ne sarai ossessionato, e potrai allontanartene in qualsiasi istante tu voglia. Allora ne sarai padrone. Il cuore ti darà la sensazione di essere il padrone. E ancora un’altra cosa: giungerai a sapere che non sei né la testa né il cuore, perché potrai trasferirti dal cuore alla testa, dalla testa al cuore. Saprai di essere qualcos’altro, una X. Se rimani nella testa e non ti muovi mai di lì, tu identifichi con essa. Non sai di essere diverso.
Questo movimento dal cuore alla testa e dalla testa al cuore ti darà la sensazione di essere totalmente diverso. A volte sei nel cuore e a volte sei nella testa, ma tu non sei né il cuore né la testa. Questo terzo punto di consapevolezza ti condurrà al terzo centro: all’ombelico. E l’ombelico non è veramente un centro. Lì, tu sei! Ecco perché non può essere sviluppato: può solamente essere scoperto.


Osho, Il libro dei segreti

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