venerdì 2 dicembre 2016

L'Essenza Del Reale - Rumi


Se un uomo parla bene di un altro, quel buon apprezzamento gli ritorna indietro:
in realtà è se stesso che loda e che approva.
Quell'uomo semina, nel giardino intorno a sé fiori ed erbe aromatiche:
dovunque guardi si sente in Paradiso, poiché vede fiori e piante profumate, e ciò è solo per l'abitudine di parlare bene degli altri.
Se qualcuno si impegna a dire bene di un altro, quella persona diviene suo amico:
quando lo riporta alla memoria, richiama in mente un amico.
Il ricordo di un amico è come i fiori e un roseto : refrigerio e riposo.
Ma quando si parla male di un altro, quello diviene odioso ai proprio occhi e nel ricordarlo la sua immagine giunge come quella di un serpente o uno scorpione, come di spine e cardi.
E allora perché, se sei in grado di vedere giorno e notte fiori e roseti, e le aiuole di Iram, vuoi andartene in mezzo a spine e serpenti?
Ama ogni uomo, perché tu possa sempre abitare fra i fiori e i prati!
Quando sei ostile agli altri, immagini di nemici ti appaiono di continuo: è come andarsene in giro, giorno e notte, fra spine e serpenti. I Santi amano tutti gli uomini, e pensano bene di ciascuno proprio per questo.
Non lo fanno per gli altri, solo per sé stessi, perché immagini spiacevoli o detestabili non debbano apparire loro. Dal momento che non è possibile, in questa vita, evitare il ricordo degli uomini e l'immagine della gente, i santi si sforzano perché ogni cosa sia, nella loro mente e memoria, amabile e pregevole, e perché l'avversione verso un 'immagine odiosa non debba inquinare il loro cammino.
Qualsiasi cosa tu faccia nei confronti degli altri, quando ne riprendi il ricordo, sia nel bene che nel male, ritorna a te stesso .
Dio ha detto:
Chi fa del bene, lo fa a proprio vantaggio; e chi compie del male, è a se stesso che fa torto.
Chi ha fatto un atomo di bene lo vedrà, e chi ha fatto un atomo di male lo vedrà.

Da "L'ESSENZA DEL REALE - * Fihi ma fihi" di JALAL AD DIN RUMI

Nessun commento:

Posta un commento