venerdì 9 dicembre 2016

Prima riconciliati con l'esistenza - Osho

Adesso i sutra:

   Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi
   che tuo fratello ha qualche cosa contro di te,
   lascia lì il tuo dono davanti all'altare e va prima a
   riconciliarti con tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.

    Gesù dice: "Se ti presenti al tempio con fiori e offerte per pregare, per arrenderti a Dio, e ti ricordi che qualcuno è in collera con te - hai fatto qualcosa, per cui qualcuno si è indispettito -, ebbene la priorità è tornare e riconciliarsi con il proprio fratello". Qui tutti sono fratelli, ricordatelo, perché il padre è uno solo. 
   Gli alberi sono vostri fratelli: è ciò che diceva san Francesco... era solito parlare agli alberi: "Sorelle, fratelli". I pesci, i gabbiani, le rocce, le montagne: ogni cosa è vostro fratello, perché tutto proviene da un'unica sorgente.

   Gesù sta dicendo questo: "Se non sei riconciliato con il mondo, non puoi presentarti e pregare Dio". Come puoi venire dal Padre, se non ti sei neppure riconciliato con tuo fratello? E il fratello è concreto, il Padre è astratto: il fratello esiste, il Padre è nascosto, il fratello è manifesto, il Padre è immanifesto... come potrai mai riconciliarti con ciò che non è manifesto? Tu non sei neppure capace di riconciliarti con ciò che è manifesto. Si tratta di un'affermazione potente: non si riferisce solo a tuo fratello, non intende solo gli esseri umani; parla dell'intera esistenza... in qualsiasi contesto tu sia stato offeso. Se sei stato crudele nei confronti di chiunque...

   Rinzai, un grande Maestro Zen, era seduto, quando si presentò un uomo che spinse la porta con forza - doveva essere in collera -, e la fece sbattere rumorosamente. Quell'uomo era alterato... subito dopo, scalciò via le sue scarpe ed entrò nella stanza. Rinzai disse: "Aspetta! Non entrare... prima va' a chiedere perdono alla porta e alle scarpe". L'uomo sbottò: "Cosa stai dicendo? Ho sentito dire che la gente Zen è matta, e mi sembra vero, pensavo fosse solo una diceria. Che assurdità vai dicendo? Perché dovrei chiedere perdono alla porta? La cosa mi sembra davvero imbarazzante... inoltre, quelle sono le mie scarpe!". Al che Rinzai disse: "Vattene! E non tornare mai più! Se riesci a essere in collera con le scarpe, perché non dovresti chiedere loro scusa? Quando ti sei arrabbiato, non hai mai pensato che fosse sciocco andare in collera con delle scarpe... se riesci a relazionarti con loro attraverso la collera, perché non dovresti farlo tramite l'amore? Un rapporto è un rapporto: la rabbia è una forma di relazione. Quando hai sbattuto la porta con tanta rabbia, ti sei rapportato a lei; ti sei comportato in maniera sbagliata, immoralmente. .. e la porta non ti aveva fatto nulla! Prima va' e chiedi scusa, altrimenti non entrare".
   Sotto l'impatto del silenzio di Rinzai, delle persone sedute con lui, e della sua presenza. .. in un baleno l'uomo comprese: comprese la logica di tutto ciò, era assolutamente evidente: "Se riesci a essere in collera, perché non potresti essere in amore? Chiedi scusa.", per cui andò. Forse quella era la prima volta in tutta la sua vita; toccò la porta e gli occhi si riempirono di lacrime, non riuscì a trattenerle. E quando si inchinò di fronte alle sue scarpe, in lui avvenne un profondo cambiamento. Allorché tornò indietro e raggiunse Rinzai, questi lo accolse con un abbraccio.

   Questa è riconciliazione. Come puoi pregare, se non ti sei riconciliato? Come puoi avvicinarti a un Maestro, se non ti sei riconciliato con l'esistenza?

   Gesù dice:

   Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi
   che tuo fratello ha qualche cosa contro di te,
   lascia lì il tuo dono...

   In questo caso l'altare è secondario, la preghiera è secondaria, perché ora come ora non sei nello stato d'animo per pregare. La preghiera dev'essere guadagnata: riconciliandosi con l'esistenza, si guadagna la preghiera. Non è qualcosa che si può fare semplicemente entrando in un tempio, non è un ''fare'': è un affiorare nella consapevolezza di vette sconosciute. Ma questo è possibile solo se sei riconciliato, se sei rilassato con l'esistenza.
   Ebbene, questo è qualcosa di assolutamente diverso da ciò che i cristiani hanno sempre fatto nel corso dei secoli: essi non sono riconciliati. Non sono riconciliati neppure con i loro stessi corpi... che dire degli altri? Non sono riconciliati neppure con la loro stessa esistenza; in essi si annida una profonda condanna: come potrebbero mai pregare con una simile condanna addosso? La loro preghiera sarà solo qualcosa di superficiale, di tiepido, non li trasformerà minimamente.
   La preghiera è una formula magica, è un mantra, è un'enunciazione; ma dev'essere pronunciata nel momento giusto: non puoi pregare in qualsiasi momento, da qualsiasi parte, devi essere nella giusta sintonia. Ecco perché tutte le religioni hanno scelto momenti particolari: il mattino presto, quando il sole sta per sorgere e sono maggiori le possibilità di sintonizzarsi con l'esistenza. Hai dormito per tutta la notte, come minimo per otto ore non sei stato nel mondo, come minimo per otto ore non hai trattato affari, non hai tenuto il coltello alla gola di nessuno. Come minimo per otto ore sei stato in una condizione di rilassamento, profondamente addormentato: quando ti svegli al mattino, i tuoi occhi sono limpidi e nel tuo essere vi sono meno nuvole... esiste una sorta di innocenza - e non solo in te, è tutt'intorno. Gli alberi sono innocenti, anche loro si sono riposati. Le gocce di rugiada sulle foglie sono innocenti, il cielo è innocente, gli uccelli sono innocenti, e il sole sta sorgendo,.. di nuovo, ecco un nuovo giorno. Ogni cosa ritorna con grande innocenza dalla fonte primordiale, ringiovanita, rinfrescata. Ecco perché le religioni hanno optato per il brahma muhurta - l'alba, il momento che precede il sorgere del sole: infatti, con il sole, molte cose iniziano a sorgere in te, e questo perché il sole è fonte di un'energia immensa. Quando inizia a riversarsi in te, rivitalizza tutti i tuoi impulsi, stimola tutti i tuoi desideri, risveglia tutte le tue ostilità, tutti i tuoi contrasti.., di nuovo torni a muoverti nel mondo.
   Quindi il mattino è stato scelto come il momento più facile per poter entrare in sintonia con l'esistenza. Ma la preghiera può essere recitata solo quando si è in sintonia, e Gesù sta dicendo qualcosa di assolutamente valido dal punto di vista psicologico: se, mentre sei di fronte all'altare, ti ricordi di essere stato in collera con qualcuno, e se qualcuno conserva ancora una ferita a causa tua... se qualcuno da qualche parte è ancora arrabbiato, allora va' e aiuta quella persona a guarire, fa' in modo di arrivare a una riconciliazione.

   Henry Thoreau stava morendo, e la sua vecchia zia andò a trovarlo e gli disse: "Henry, ti sei riconciliato con Dio?". Al che Thoreau aprì gli occhi e disse: "Ma non ricordo di aver mai avuto alcuna discussione con lui. Non ho mai litigato con il Signore".

   Purtroppo questa è una cosa che pochissime persone possono dire. Henry Thoreau era un uomo estremamente devoto, molto pio.
   Tu non fai che bisticciare tutti i giorni. Ricorda: con chiunque tu stia litigando, stai litigando con Dio, perché null'altro esiste. la tua vita è un continuo alterco; e alla fine tutti quei litigi continuano ad accumularsi, persistono nell'avvelenare il tuo organismo, il tuo essere. Poi, un giorno vuoi pregare, e quella preghiera sembra falsa sulle tue labbra: non prende forma, non ha sostanza. No, non ti è possibile pregare così, all'improvviso; ti dovrai preparare.
   La prima preparazione è questa, dice Gesù: Va' a riconciliarti con tuo fratello. ''Con tuo fratello'' vuol dire con tutti gli esseri umani, con gli animali, con gli uccelli: l'intera esistenza è tuo fratello, poiché noi nasciamo da un'unica fonte, da un solo padre e da una sola madre. L'intera molteplicità scaturisce da un'unità.
   Dunque, ricorda: Dio può essere amato solo tramite l'uomo. Se mai incontrerai Dio, incontrerai sempre l'uomo: nel momento in cui inizierai ad amare Dio attraverso l'uomo, potrai andare ancora più in profondità; potrai amare Dio attraverso gli animali. E poi, ancor più in profondità: potrai amare Dio attraverso gli alberi. E ancor più in profondità: potrai amare Dio attraverso le montagne e le pietre. E solo quando avrai appreso come amare Dio attraverso tutte le sue forme, solo allora il tuo amore si muterà in preghiera.


Osho, Il miracolo più grande, pp 74-79


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