Fin dal primo momento in cui abbiamo
fatto il nostro ingresso nella scuola del Sufismo, ci hanno parlato dei
sette livelli dell'essere. Questi sette livelli sono come esami in un
sistema educativo che ognuno deve superare per ottenere la laurea. Però
nel nostro sistema le valutazioni sono fatte da un'Autorità più Alta di
qualunque insegnante.
L'aver
superato o no un esame ci viene reso noto mediante sogni veritieri, ed è
attraverso l'interpretazione di questi che l'insegnante assegna nuove
responsabilità e nuovi compiti al ricercatore. Ma ciò che è più
importante è che il ricercatore stesso dovrebbe essere in grado di
realizzare qual è il proprio stato, così che possa passare allo stato
successivo al quale egli aspira. Ovviamente è in primo luogo necessario
che egli sia cosciente, consapevole del proprio carattere e delle
proprie azioni, e che sia sincero nell'osservare se stesso. Ma è anche
necessario che egli conosca a fondo le caratteristiche d'ogni livello,
specialmente del livello in cui presume di essere e del livello
successivo al quale egli spera di giungere.
Quindi ancora una volta dobbiamo
accingerci a studiare le caratteristiche dei sette livelli dell'essere e
cercare di vedere a che livello siamo. Con la speranza che questo
tentativo incrementi i nostri sforzi per raggiungere il livello
immediatamente successivo e ci renda attenti a non regrederire al
livello più basso.
Non è assolutamente in dubbio che il
potenziale per la perfezione è presente in ogni esser umano, poiché
Iddio Altissimo ha posto i Suoi Divini Segreti nell'essenza dell'uomo,
al fine di far apparire dai regni sconosciuti i Suoi Bei Nomi e
Attributi. Ma noi abbiamo dimenticato la perfezione che è stata posta
prima che giungessimo in questo mondo rivestiti di carne e ossa. Il
nostro essere fisico e il suo attaccamento al mondo in cui vive, copre e
lascia nell'oscurità la bellezza e la sapienza che sono nascoste in noi
e ci ha fatto dimenticare la nostra origine: ci ha lasciato in uno
stato d'ignoranza.
Dio nella Sua Misericordia ci ha
rivelato nei Suoi Libri Divini degli insegnamenti e ci ha inviato i Suoi
profeti e i Suoi santi come guide ed esempi per insegnarci e riportarci
alla consapevolezza, alla luce, dalle tenebre con le quali noi abbiamo
coperto noi stessi. A quelli di noi che sono in grado di svegliarsi, che
riscoprono ciò che di santo c'è in noi stessi e che desiderano giungere
più vicini al nostro Creatore e alla nostra origine, che è la
perfezione, è stato promesso che "se facciamo un passo verso Dio, Lui ci correrà incontro".
L'uomo ha due anime. Una è detta
Ruhu Hayvani, l'anima animale, e l'altra Ruhu Insani, l'anima umana.
L'anima animale è una sostanza creata, raffinata che controlla la vita,
la mente, i sensi, i sentimenti, le emozioni, la volontà e i movimenti
del corpo fisico. E il nostro essere, che si collega a quest'anima è
detto "io animale", l'io governato dai desideri della nostra carne o
Nafsi Ammara, l'io che comanda il male, che è il primo e il più basso
dei sette livelli dell'essere.
Il Nafsi Ammara è una
manifestazione dell'anima animale nell'uomo, mentre i sei gradini
successivi all'io che comanda il male sono lo sviluppo dell'anima umana,
che è anche chiamata Nafsi Natiqa, l'essere che può comunicare con il
linguaggio, o l'Essere Razionale.
I successivi sei livelli sono:
1, Nafsi Lawwama, quando l'uomo ascolta la voce della sua coscienza e tenta di resistere ai suoi desideri carnali;
2, Nafsi Mulhima, quando l'uomo riceve istruzioni dirette mediante le ispirazioni del suo Signore;
3, Nafsi Mutmainna, quando l'uomo è liberato dall'auto-indulgenza e trova pace e tranquillità nel suo stato di pietà e obbedienza al suo Signore;
4, Nafsi Radiyya, quando
l'uomo accetta tutto ciò che gli accade senza alcun risentimento o
sofferenza e quando il bene e il male diventano uguali per lui ed è
contento della sua sorte;
5, Nafsi Mardiyya, quando l'uomo assume gli Attributi Divini, abbandonando al sua materialità
6, Nafsi Safiyya, quando l'uomo raggiunge la purezza della perfetta armonia.
1° livello - Nafsi Ammara
In questo primo livello dello
sviluppo dell'uomo, l'io razionale e la coscienza umana sono stati
sconfitti dalla cupidigia e dai desideri carnali. A questo stadio il
nostro io non riconosce alcuna barriera morale o razionale al prendere
ciò che vuole. Esso si esprime con l'egoismo, l'arroganza, l'ambizione,
la tirchieria, l'invidia, l'ira, il cinismo, l'oziosità e la stupidità.
All'origine gli io, i nostri se, le nostre identità, le nostre
personalità e realtà, sono uno dei doni che il creatore ha fatto
all'uomo. Ma poiché noi gli permettiamo di inclinare verso i valori
materiali, di trarre piacere solo dalla vita mondana e poiché
soccombiamo ai desideri della carne, allora diventa brutto e diventa
quasi come un animale, mentre la sua forma rimane quella di un essere
umano. È una belva camuffata da uomo, un pazzo animale selvaggio che
morde e azzanna se stesso e gli altri. Quest'io è il nostro diavolo
privato, il nostro peggior nemico, che vive dentro di noi, ci domina e
ci tiranneggia e tiene la nostra anima umana imprigionata e dimenticata
nelle profondità del nostro subconscio. Se siamo abbastanza fortunati da
essere condotti da una guida alla ricerca di uno stato migliore, allora
il diavolo ci sussurra nelle orecchie: "Che affare fai ad essere su
questa via? Non vedi che tutti quelli che sono su questa Via alla fine
muoiono? Tutto ciò che rimane di loro sono poche parole. Lo so che
desideri la Verità, ma dove sono i saggi uomini in grado di insegnarti
qualcosa? Mostrami un solo singolo uomo santo che riceve rivelazioni,
che può mostrare dei miracoli! Essi appartengono ad un'altra epoca. Ora è
l'epoca dei fatti, della scienza, della prosperità e del benessere. Se
vuoi essere religioso - va bene! Vai alla moschea, prega, digiuna e
prega gli spiriti di questi santi uomini del passato che ti aiutino,
perché non c'è più nessun valido insegnate vivente!"
In questo modo il diavolo nasconde
la verità. Kufr, infedeltà, significa coprire, nascondere in arabo.
Kafir, l'infedele, significa colui che nasconde qualcosa. Il diavolo
nasconde il fatto che in ogni epoca esistono uomini perfetti al mondo e
insegnanti validi che possono condurre alla salvezza.
Il nostro maestro, l'inviato di Dio
(saws), ha due aspetti. Uno è la sua profezia, hubuwwa; l'altro è la sua
santitudine, la sua amicizia, la sua vicinanza a Dio, o walaya. Lui è
Hatemul Enbiya: l'ultimo, il Sigillo della Profezia, ma il suo altro
aspetto di santitudine è sempre stato e sempre sarà ereditato dagli
uomini perfetti, che lo amano e lo imitano, e questi esisteranno in ogni
epoca fino alla fine dei tempi. Ma se il ricercatore presta la benché
minima attenzione alle insinuazioni del diavolo, allora soffre di dubbi
sul suo maestro, è distolto dalla Via, i suoi sforzi sono rallentati e i
suoi orecchi si protenderanno di nuovo verso i sussurri del diavolo il
maledetto. Questa volta dirà: Dio perdona, fai conto sulla Sua
Misericordia, a Lui non dispiace la gente che fa le cose che Lui
permette. Sii dolce con te stesso e non tiranneggiarti. Se tu sarai
gentile con il tuo io e gli darai ciò che vuole, allora ti obbedirà!".
Se il ricercatore viene ingannato da queste tentazioni, comincerà a
dubitare; non gli sarà chiaro quali cose siano legittime e quali no, se
sono giuste o sbagliate. Quando ciò accade è più probabile che egli
scelga l'illegittima, poiché di solito è la più piacevole per i sensi. E
più i suoi sensi sono soddisfatti, più il suo cuore sarà accecato e
indurito, e più sarà incline al male.
A livello dell'io che comanda il
male, tutte queste influenze sono molto forti. Per uscirne fuori, ci
vuole qualcuno che ci prenda per mano e ci districhi. È molto difficile
se non impossibile farlo da soli.
Ma mediante l'aiuto di Dio, tu puoi
ascoltare la voce della ragione che dice, "fare ciò che Dio ci permette
di fare grazie alla sua Misericordia, invece di fare ciò che ci ordina
di fare, è la professione delle creature pigre". Per il vero servitore
di Dio è un obbligo vivere secondo le regole della Shariat e gli ideali
della Tariqat.
E se noi seguiamo questa decisione
razionale, che è un dono immeritato di Dio Altissimo oppure siamo
salvati dalla nostra miseria da un solido insegnante, allora potremmo
salire al secondo livello del Nafsi Lawwama. Così l'anima è spinta fuori
dalla caverna tenebrosa dell'io alla luce della coscienza, e noi
vedremo la nostra arroganza trasformata in umiltà, la vendicatività e
l'odio in amore, l'ira in dolcezza, la lussuria in castità ... Se Dio
vuole.
2° livello - Nafsi Lawwama
Questo è il secondo passo nello
sviluppo dell'uomo. Quando l'uomo diventa cosciente delle sue azioni è
in grado di distinguere il giusto dallo sbagliato, si dispiace per i
suoi atti sbagliati. Egli non è ancora in grado di smettere del tutto di
commettere errori perché è molto difficile rompere le abitudini del suo
stadio precedente. Egli prova a seguire gli obblighi della sua
religione e prega, digiuna, fa la carità e tenta di comportarsi in modo
decente. Ma vuole essere noto come una persona trasformata. Pubblicizza
la sua pietà, i suoi buoni atti e si aspetta apprezzamento dalla gente.
Questo rende il suo comportamento ipocrita. Talvolta egli realizza tutto
ciò, e si dispiace e tenta di cambiare. L'ipocrisia, uno dei peccati
maggiori, è il pericolo principale in questo stato.
Esistono altri due gravi pericoli:
l'arroganza e l'ira. Ogni piccolo sforzo di essere buono, comparato con
lo stato precedente, sembra un gran risultato. In tal modo pensiamo di
essere i migliori, e ci adiriamo con gli altri che sembra non ci
rispettino. L'arroganza, il mentire a se stessi, l'ipocrisia, l'ira e
l'intolleranza, sono i soldati del diavolo. Al livello del Nafsi Lawwama
non siamo in salvo dal diavolo, che ci inietta nelle vene il suo
carattere di arroganza e ci sussurra nelle orecchie: "tu adesso sei
buono quanto i tuoi insegnanti; non solo sai quanto sanno loro, ma il
tuo comportamento è migliore. Se essi fossero in grado di applicare alle
proprie vite quello che insegnano sarebbero la metà di te. Tu non hai
bisogno delle loro prediche e dei loro consigli. Che adesso la gente
veda la tua sapienza e i tuoi atti cosicché tu possa essere loro di
esempio." Non solo i sussurri del diavolo, ma a questo stadio l'intera
vita mondana è contro il ricercatore. Per lui Certamente il mondo non
può perdere la sua attrattività; lo chiama e lo tenta.
Se la risolutezza del ricercatore è
debole, sarà afflitto dall'arroganza, non ascolterà i buoni consigli, e,
di fatto, combatterà contro quelli che vogliono il suo bene, pensando
che essi lo stiano sminuendo e che facciano i superiori. Adirato, può
tentare atti più grandi di quelli che è in grado di compiere, e fallire.
Il fallimento lo farà adirare ulteriormente. Il suo umore diventerà
nero, deluso; penserà di avere preso la via sbagliata, che stava meglio
prima e potrebbe biasimare quelli che lo hanno condotto sulla Via,
ricadendo nella condizione precedente di animale in forma umana.
Se il ricercatore viene messo in
guardia da questi pericoli all'inizio del secondo stadio di Nafsi
Lawwama e se è abbastanza intelligente da non lasciare la mano che lo
conduce, e se segue i consigli su come combattere i tre nemici
dell'ipocrisia, dell'ira e dell'arroganza, supererà velocemente questo
stadio. Più a lungo resta in questo stato transitorio, peggiori saranno
le difficoltà.
La cura per l'ipocrisia, sta nel
realizzare che il valore di ogni cosa in questo mondo, incluso
l'opinione degli altri, è temporanea, incostante e soggettiva, mutevole
di minuto in minuto, da luogo a luogo, da persona a persona, e infine
scompare. Quindi uno dovrebbe scegliere ciò che è permanente, eterno e
potente invece di qualcosa che oggi c'è e domani non c'è più. Quale
folle accenderebbe una candela in pieno sole? Non fare affidamento sul
rispetto e l'elogio degli altri, e non temerli. Poiché è stato detto:
"Chiunque ti loda è tuo nemico perché è un alleato dei tuoi nemici e
chiunque ti indica i tuoi errori è nemico dei tuoi nemici."
La cura per l'arroganza è ricordare
che sei venuto da una goccia di seme di tuo padre e da un uovo nel
ventre di tua madre, e che finirai come un putrido cadavere nella terra.
Bellezza, forza, intelligenza, presto diminuiranno e spariranno. Tutte
le tue fortune, proprietà reputazione e amici non ci saranno quando
sarai calato da solo nella tua tomba. Le tue preghiere, la tua pietà, i
tuoi buoni atti, se fatti per impressionare gli altri, svaniranno, e
ancora peggio si rivolteranno contro di te. Realizza che tutto ciò che
hai, incluso il tuo corpo e la tua stessa vita, non sono tuoi, ma ti
sono stati prestati e affidati dal tuo Creatore. Anche le tue azioni, se
sono buone, sono Sue e se sono cattive sei tu che stai tiranneggiando
te stesso. Offri grazie per ogni cosa e prova vergogna per i tuoi
errori. La caduta di chi sta in basso è meno dolorosa di quella di chi
sta in alto.
La cura per l'ira è fondamentalmente
raggiunta se puoi curare la tua arroganza. È l'arrogante che si adira
per le avversità, persino se ha meno riconoscimenti di quelli che pensi
gli spettino. L'emozione negativa dell'ira, quando scoppia, è più veloce
dello sforzo razionale di sopprimerla. Una volta che si è accesi d'ira è
difficile estinguerla. Come il fuoco, brucia tutto ciò che di umano c'è
in noi; compassione, amore, gentilezza, generosità, la capacità di
comunicare, di pensare alle conseguenze, e l'intelligenza sono ridotte
in polpette. Tutto ciò che rimane è un pericoloso animale selvaggio
ferito.
Come rimedio per richiamare e
ricordare la propria umanità, l'inviato di Dio (saws) suggerisce che
quando siamo colpiti dall'ira, immediatamente dobbiamo cambiare
posizione. Se si è in piedi, dovremmo sederci. Se si è seduti, dovremmo
inginocchiarci. È difficile urlare e maledire nell'umilissima posizione
di ingínocchíato.
Oppure ci si dovrebbe sdraiare sulla
schiena e pregare: "Oh Signore, arricchiscimi con la conoscenza,
abbelliscimi con la gentilezza, dammi il dono della pietà e della paura e
dell'amore per Te e la sanità mentale e la salute, Amin". Oppure si
dovrebbero fare abluzioni con acqua fredda.
Se potessimo evitare questi
pericoli, con la volontà di Dio e la guida della nostra religione e
l'aiuto del nostro maestro e il nostro desiderio di avanzare, potremmo
salire al terzo livello del Nafsi Mulhima, il livello dove si ricevono
le ispirazioni del nostro Signore.
3° livello - Nafsi Mulhima
Questo è lo stadio in cui il
ricercatore viene ricompensato per i suoi sforzi, la sua costanza e la
sua obbedienza al maestro. Ora lui riceve occasionalmente messaggi dal
di dentro: parole senza suono, ispirazioni che gli danno la direzione,
l'incoraggiamento e la forza per continuare nel suo progresso. Ci sono
ancora gravi pericoli, il peggiore dei quali è che il diavolo è capace
di imitare le ispirazioni divine. E il ricercatore potrebbe non essere
in grado di distinguerle. Questo è il motivo per cui a questo stadio la
guida di un maestro è così necessaria, di uno che sia in grado di
distinguere tra la vera ispirazione e le false immaginazioni ispirate
dal diavolo.
È durante questo periodo che la
relazione tra il ricercatore e il suo maestro dovrebbe essere più
stretta. Il ricercatore non dovrebbe nascondere nulla al suo insegnante:
dovrebbe rivelargli tutte le sue speranze, le sue paure, le sue
mancanze, persino se nutre del risentimento o dell'opposizione verso di
lui, deve confessarglielo. Questi sono come i sintomi di una malattia
che un ammalato deve rivelare al dottore in cui ha fiducia. Proprio come
tiene conto dei consigli dati o della dieta prescritta, o prende
diligentemente le medicine prescritte, se obbedisce al consiglio del suo
maestro, sarà in grado di avanzare.
La voce dell'io potrebbe facilmente
essere erroneamente presa per ispirazione, specialmente quando l'io
cambia il suo vocabolario da materiale a spirituale. Il suo scopo è
isolare il ricercatore dai suoi compagni nella ricerca e dal loro
insegnante. I suoi fratelli sulla Via gli sembreranno degli schiavi
ossequiosi del maestro e il maestro un tiranno egocentrico che trae
vantaggio dal suoi seguaci; in realtà i suoi fratelli e i suoi maestri
sono degli specchi in cui vede la propria bruttezza. Quando ciò accade,
il diavolo maledetto gli parla, pretendendo di essere un'ispirazione, e
dice; "Ora hai visto e capito tutto. Ora sai tutto. Tu sei un uomo
saggio, un insegnante tu stesso. Perché devi obbedire e fare tutte
questo cose non necessarie che il tuo insegnante ti impone. Lui sta
tentando di pretendere di essere ancora superiore a te. Abbandona lui e i
suoi seguaci che non hanno penetrato il significato interno delle cose e
continuano a praticare il lavoro esteriore di pregare e servire. Tu sei
ora a un livello nel quale il tuo Signore ti parla direttamente. Quindi
svolgi il lavoro interiore: medita, sforzati di ascoltare i messaggi
segreti che ti giungono ...".
In questa tempesta il solo
salvagente che lo salverà dall'annegare saranno le regole della sua
religione. Deve pregare, digiunare e fare la carità con più fervore e
attenzione che mai. Soprattutto deve cercare di far rivivere i
sentimenti di amore che una volta provava per il suo shaykh e i suoi
fratelli sulla Via. Perché l'amore cura tutte le malattie e l'amante è
in grado di seguire tutti i desideri dell'amato.
Un'altra afflizione durante questo
periodo è un mutamento nella comprensione e nella sensibilità. È come se
dimenticasse tutto ciò che sapeva, persino la sua idea di se stesso. Le
nuove impressioni non corrispondono alle vecchie. Egli è in grado di
vedere le cose in modo differente, di fraintenderle, di sbagliare. Si
sente come se non esistesse. Può immaginare di aver raggiunto il livello
finale di Fana Fillah - smarrire se stessi in Dio. Ma questo sentimento
non ha nulla a che fare con quell'alto stato. Dovrebbe realizzare che è
uno stato di impotenza, di vuotezza, uno stato di bisogno disperato, lo
stato del Fakr, lo stato che è stato elogiato dal nostro Profeta
(saws), che ha detto, "Sono orgoglioso del mio fakr".
Ma se il ricercatore si e stancato
di combattere contro il suo io ed è diventato mal disposto
nell'esecuzione dei suoi doveri religiosi, allora ode di nuovo la voce
del diavolo, "il tuo Signore è il tuo segreto e tu sei il segreto del
tuo Signore. Hai raggiunto l'obiettivo finale di perdere te stesso in
Dio, l'Eterno. Tutto ciò che è stato proibito o reso obbligatorio per i
suoi servi non si applica a te. Qualunque cosa ti venga in mente, falla,
perché tutto ciò che tu fai viene da Lui ed è corretto. Tu non hai
alcuna responsabilità"
Possa Dio proteggerci da una tale
eventualità, perché cadere in questo stato è come cadere giù dalla cima
di un alto edificio. È mortale. Uccide il cuore. Chi è senza cuore non
ha coscienza né paura di Dio; diventa un giocattolo del diavolo. Ruba,
uccide, beve, diventa un dissoluto; non c'è limite ai peccati che
commette. È anche cieco quando sta per cadere nella fossa dell'inferno,
quando il suo shaykh e i suoi fratelli sulla Via tentano di trattenerlo,
lui scalcia e tira e c'è il pericolo che li spinga all'inferno con lui.
Ma Dio Onnipotente salverà quelli
che tengono conto degli avvertimenti e che si attengono alla loro
religione e alla mano del loro insegnante. E che alimentano l'amore che
sentono per il loro shaykh e i propri fratelli sulla Via per amore di
Dio. E sicuramente sarà spinto al livello della pace e dell'armonia nel
regno del Nafsi Mutmainna.
4° livello - Nafsi Mutmainna
Questo stadio è il posto sicuro
raggiunto dal ricercatore dopo un lungo e difficile combattimento con il
diavolo privato, il suo io, e l'esercito dei diavoli che lo tentano
nella sua vita di questo mondo. Per essere in grado di raggiungere
questo livello, deve avere placato ambedue. Così è relativamente libero
dai pericoli. Ora è sotto il comando della sua anima umana. Che trae
piacere nel seguire le regole della religione e l'esempio del Profeta
(saws). Possiede le qualità che Dio loda: è gentile, generoso, paziente,
perdonatore, sincero, grato, contento e in pace. Ha udito Dio dire:
"O tu che hai trovato pace
Ritorna al tuo Signore, contento con Lui
E Lui contento di te.
Entra tra i miei bravi servi
Ed entra nel mio Paradiso."
Lui trova la sua pace, la sua
felicità, la sua delizia, nel suo Signore. Gli è stato dato il cielo in
terra. Entra in Paradiso in vita.
Ogni parola che scaturisce dalle sue
labbra o è dal Santo Corano o dalla tradizione del Profeta (saws) o
dall'insegnamento dei santi. La sua adorazione e devozione sono
nutrimento per la crescita della sua anima. È un insegnante non solo
mediante le parole, ma con l'esempio. I miracoli che accadono tramite
lui, li attribuisce ad altre cause, non li rivendica mai, li ripudia al
punto di negarli. Ogni sua azione corrisponde alle regole della
religione. Lui ha riguadagnato il nome di Insan, vero essere umano; il
nome deriva dalla parola uns, essere vicino, intimo con il proprio
Signore. Così il suo Signore lo prenderà per mano e lo condurrà senza
molte difficoltà da qui in poi.
5° livello - Nafsi Radiyya
Ahimè! Veramente pochi uomini
possono aspirare a raggiungere questo alto stato. Da questo livello
compreso in su il ricercatore non impara, con le parole o l'esempio, da
altri che se stesso, mediante la Ilm al Yaqin, la conoscenza acquisita.
Ora ha raggiunto il livello della conoscenza tramite l'esperienza
personale e le rivelazioni: Ayn al Yaqln, Certezza. Fin qua ogni cosa
era relativa. Ora lui offre la Verità. La manifestazione di questo stato
è amore, amore che tutto avvolge. Vede tutto e ogni cosa come atti
perfetti di Dio, così li ama come le azioni, fil, dell'Amato. Raggiunge
la perfetta sottomissione a ogni cosa che accade. Questa è la "Verità
dell'Islam". C'è una perfetta armonia, di cui egli e conscio. Non ci
sono possibilità di errore perché lui è il maestro del suo io, e l'io
stesso è diventato un Musulmano, sottomesso al suo Signore. Lui non
vuole altro che ciò che ha. Quindi non chiede a Dio alcunché per se. Ma
quando prega per qualcun altro, le sue preghiere sono immediatamente
soddisfatte. Lui siede sul trono nel regno spirituale, mentre il mondo
esteriore è presente per servirlo. La sua accettazione, sottomissione,
piacere, gratitudine e amore per il suo Signore sono così perfetti, che
il Signore risponde con il Suo piacere per il Suo servo.
6° livello - Nafsi Mardiyya
A questo livello si manifesta il
legame tra il Creatore e il creato, con un amore comune ad entrambi. Il
Creatore trova nell'uomo perfetto le qualità che Egli gli ha conferito
quando lo ha creato, cosi come ha detto:
"In verità abbiamo creato l'uomo nella forma migliore..."
I Suoi Bei Nomi, i Suoi Attributi,
che ha insegnato a nostro padre Adamo, si manifestano nel ricercatore.
Così l'uomo perfetto che ha raggiunto il livello dove merita il piacere
di Dio, ha perso tutte le sue caratteristiche fisiche animali così come i
suoi aspetti umani imperfetti sotto il comando del suo io. Ora i Divini
Attributi di Dio sono manifesti in lui e lui vede la Vera Realtà, la
Verità, perché è benedetto con Ayn al Yaqin, la Certezza. Lui vede
bellezza in ogni cosa, ama tutti, perdona le colpe di quelli che non
sanno, è compassionevole, generoso, dà, non chiede mai, serve con tutto
ciò che ha per portare gli altri alla luce dell'anima e per proteggerli
dai pericoli dei loro io e dall'oscurità della loro mondanità. Tutto
questo lo fa per amore di Dio e in Suo nome.
È difficile riconoscere questi
esseri. Il loro stato non può essere descritto a parole. Non possono
essere paragonati ai concetti che uno conosce ordinariamente. Una loro
caratteristica particolare identificabile è che sono sempre in uno stato
di perfetto equilibrio, come il centro di un circolo, come il fulcro di
una bilancia: giusto nel mezzo, né di più né di meno, il mezzo. Dio ce
lo chiede, il Profeta (saws) ci avvisa, tutti lo desiderano, ma nessuno
riesce a raggiungere quest'obiettivo di eqilibrio eccetto questi uomi
perfetti.
7° livello - Nafsi Safiyya
Nel mezzo di ogni cosa, avendo
trovato il centro, l'anima trova il proprio luogo. È un punto, senza
lunghezza o estensione, non ricopre alcun area o spazio. Così è pura.
Non esiste desiderio, non esiste richiesta. È l'inizio e la fine. È come
il punto sotto la Ba e il punto sopra la Nun, tutta la conoscenza è
contenuta in esso. Quando l'essere che possiede questa anima pura si
muove, i suoi movimenti sono un potere che reca beneficio; quando parla è
sapienza e musica per le orecchie; quando appare è bellezza e gioia per
chi vede. Tutto il suo essere è adorazione, ogni cellula del suo corpo è
in continua lode del suo Signore. È umile. Sebbene sia senza peccato,
versa lacrime di pentimento. La sua gioia è vedere l'uomo che si tende
verso il suo Signore, la sua pena è vederlo smarrirsi. Più di ogni cosa
ama quelli che servono Dio. È adirato con quelli che si rivoltano. Tutto
ciò che desidera per l'umanità è ciò che vuole Dio, e teme per il
destino degli infedeli. È giusto, più che giusto! È quello che
intercederà per i peccatori.
Dio è il più sapiente. Possa
guidarci sulla Retta Via e condurci ai livelli che incontrano la Sua
approvazione e ci dia la pazienza, la perseveranza, la forza e la
sapienza per avere successo nella Via. Amin.
Adattato da Marifetname di Hd. Ibrahim Hakki Erzurumi (1703-1780)
dallo Shaikh Tosun Bayrak al-Jerrahi - Zul-Qi'dah, 1420
http://www.jerrahi.it/index.php/articoli/7-sette-livelli-essere
Nessun commento:
Posta un commento