“Per misericordia di Dio sono uomo e cristiano, per
opere gran peccatore, per vocazione pellegrino senza dimora, del ceto
più umile, che va forestiero di luogo in luogo. I miei averi sono una
bisaccia di pan biscotto sulle spalle, e in seno la sacra Bibbia, ecco
tutto”. Con queste parole inizia un libro, pubblicato nel 1881 a Kazan’,
che è stato uno dei maggiori successi editoriali del secolo appena trascorso, gli oramai celebri Racconti di un pellegrino russo. Il protagonista incarna una figura familiare sulle strade che traversano le sconfinate distese della Russia medievale e moderna e ricorrente nelle pagine di narratori e di poeti: è come se il lettore fosse accompagnato per mano in un pellegrinaggio interiore nelle profondità dell’orazione.
L’avventura spirituale della preghiera incessante:
il Nome di Gesù trasfigura l’universo
il Nome di Gesù trasfigura l’universo
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