sabato 17 dicembre 2016

Religioni e rituali - Gurdjieff

   "Non è forse ciò che è stato descritto negli atti degli Apostoli come la discesa dello Spirito Santo, quando incominciarono a comprendere tutte le lingue?", domandò qualcuno. Avevo già osservato che simili domande irritavano sempre G.
   "Non lo so, io non c'ero", disse G.
   Ma in altre occasioni una domanda opportuna portava a delle spiegazioni nuove ed inattese.
   Durante una riunione qualcuno gli domandò se negli insegnamenti e nei riti delle religioni esistenti vi fosse qualcosa di reale o che permettesse di raggiungere qualcosa di reale.
   "Sì e no, disse G. Immaginate che un giorno ci troviamo qui a parlare di religione e che la donna di servizio Masha ascolti la nostra conversazione. Ovviamente la comprenderà a modo suo e ripeterà quello che avrà potuto capire a Giovanni, il portinaio; Giovanni la comprenderà anche lui a modo suo e ripeterà ciò che avrà afferrato a Pietro, il cocchiere della casa vicina. Pietro se ne va in campagna e racconta in paese cosa dicono quei signori in città. Pensate che quello che racconterà avrà conservato qualche somiglianza con ciò che avremo detto? Questo è precisamente il rapporto tra le religioni esistenti e ciò che erano all'origine. Gli insegnamenti, le tradizioni, le preghiere e i riti non ci giungono di quinta mano, ma di venticinquesima mano, e naturalmente quasi tutto è stato deformato al punto da essere irriconoscibile; l'essenziale si è perso da lungo tempo.
   "Per esempio, in tutte le confessioni cristiane una parte importante spetta alla tradizione dell'Ultima Cena del Cristo con i suoi apostoli. Le liturgie e tutta una serie di dogmi, di riti e di sacramenti traggono di qui la loro origine. Questa tradizione ha provocato scismi, separazioni di Chiese, formazioni di sette. Molta gente è morta perché rifiutava di accettare questa o quella interpretazione. Ma resta il fatto che nessuno comprende veramente ciò che Cristo ha compiuto con i suoi discepoli quella sera. Non vi è spiegazione che assomigli, anche approssimativamente, alla verità, innanzi tutto perché il testo stesso dei Vangeli è stato snaturato dai copisti e dai traduttori, inoltre perché essi sono stati scritti per coloro che sanno. Per coloro che non sanno, i Vangeli non possono spiegare nulla. Più si sforzano di comprenderli, più affondano nell'errore.
   "Per comprendere ciò che accadde durante l'Ultima Cena è indispensabile innanzi tutto conoscere certe leggi.
   "Ricordate ciò che ho detto sul corpo astrale? Riassumiamolo brevemente. Gli uomini che hanno un 'corpo astrale' possono comunicare l'uno con l'altro a distanza, senza ricorrere a mezzi fisici, ma affinché tali comunicazioni siano possibili essi devono stabilire qualche 'legame' tra di loro. Con questo intento, quando qualcuno di loro va in un'altra regione, prende talvolta con sé un oggetto appartenente alla persona con la quale desidera rimanere in relazione, di preferenza un oggetto che sia stato in contatto con il suo corpo e sia permeato delle sue emanazioni. Nello stesso modo, per mantenere una relazione con una persona morta, i suoi amici hanno l'abitudine di conservare degli oggetti che le sono appartenuti. Questi lasciano in qualche modo una traccia dietro di sé, qualcosa come dei fili o dei filamenti invisibili, che rimangono tesi nello spazio. Questi fili legano quel determinato oggetto alla persona, viva o morta, alla quale l'oggetto apparteneva. Gli uomini hanno avuto questa conoscenza fin dalla più remota antichità e ne hanno fatto gli usi più svariati.
   "Se ne possono trovare tracce nei costumi di molti popoli. Sapete per esempio che sono numerosi quelli che praticano il rito della fraternizzazione per mezzo del sangue. Due o più uomini miscelano il loro sangue nella stessa coppa e ne bevono. In seguito sono considerati fratelli di sangue. Ma l'origine di questa usanza deve essere ricercata su di un piano più profondo. Nei tempi primitivi si trattava di una cerimonia magica per stabilire un legame tra 'corpi astrali'. Il sangue ha qualità speciali. Alcuni popoli, per esempio gli Ebrei, attribuiscono al sangue un significato particolare e proprietà magiche. Ora capite che secondo le credenze di certi popoli, se si stabilisce un legame tra 'corpi astrali', esso non è spezzato dalla morte.
   "Il Cristo sapeva di dover morire. Questo era stato deciso prima. Lo sapeva ed anche i suoi discepoli lo sapevano. E ciascuno di essi sapeva qual era la sua parte. Ma al tempo stesso essi volevano stabilire un legame permanente con il loro Maestro. A questo fine il Cristo diede loro da bere il suo sangue e da mangiare la sua carne. Non erano affatto pane e vino, ma realmente la sua carne ed il suo sangue.
   "La Santa Cena fu un rito magico analogo ad una 'fraternizzazione per mezzo del sangue' per stabilire un legame tra i 'corpi astrali'. Ma chi saprebbe ancora ritrovarne la traccia e comprenderne il senso nelle religioni attuali? Da lungo tempo tutto è stato dimenticato e al senso originale sono state sostituite interpretazioni completamente diverse. Le parole sono rimaste, ma il loro significato si è perso da secoli".


P.D. Ouspensky, Frammenti di un insegnamento sconosciuto - la testimonianza di otto anni di lavoro come discepolo di G. I. Gurdjieff, pp 109-111

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